Passare col treno e sbirciare

Una nostra amica, una donnaconlozaino con tanta voglia di tornare a viaggiare, ci invia una sua poesia, scritta su un treno per Nizza.

Quando firma poesie si chiama Mirella delle Mirelle, nome datole dalla sua carissima amica Vivian Lamarque.

Passare col treno e sbirciare

la vita degli altri in un lampo.

Veder da balconi e finestre

le stanze della gente del luogo.

Vite sfiorate saranno sempre

sconosciute, separate da me,

lambite appena da uno sguardo,…

I balconi raccontano famiglie:

qui una bici portata al quarto piano,

là una pianta fiorita rigogliosa e amata,

o un battello di gomma pronto per il mare.

S’indovinano bimbi dietro a quegli oggetti,

donne, persone non diverse da me,

che vivono esistenze simili alla mia.

Anch’io abito vicino a una stazione

l’espresso da Malpensa non si ferma

per correre a Milano.

Molti stranieri frettolosi porta,

chi per affari, chi per fiere o gite,

qualcuno per un viaggio forse a lungo sognato.

E magari guardando il mio giardino

si diranno: – Pensa, che bello,

potessimo abitare in quella casa,

dove fiorisce bianco il gelsomino. –

 Mirella delle Mirelle

Photo by Pixabay on Pexels.com

Author: ragaraffa

Blogger per passione e per impegno, ama conoscere e diffondere le voci delle donne che cambiano.  

2 Replies to “Passare col treno e sbirciare”

  1. Maria Marta says: 07/05/2021 at 9:20 am

    Bellissima poesia …. lo stesso sentire che ho spesso quando viaggio in treno .. la vita degli altri in un lampo …

  2. Mirella Guerri says: 07/05/2021 at 11:30 am

    Grazie dell’apprezzamento. E’ proprio questo che dovrebbe fare la poesia, secondo me: far affiorare anche in altri gli stessi sentimenti che magari non si era pensato di esprimere, ma trovandoseli lì, viene da dire: ecco, anche per me è lo stesso.

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