Rome, mon amour

(In italiano dopo le foto). Comme cela arrive souvent lorsque on vit dans une ville, même aussi belle que Rome ou Paris, et qu’on est pris dans le train-train quotidien, on ne peut pas vraiment profiter pleinement de ses attractions et sa beauté. Rome en particulier, avec sa notoire mobilité urbaine difficile et son immensité, pose un problème d’accès à tous ceux qui ne vivent pas dans le centre historique ou les alentours ou sur les seules deux lignes de métros, soit quelques millions d’habitants.

Heureusement amis et parents viennent régulièrement visiter la ville, ses expositions ou simplement respirer son atmosphère particulière et y flâner.

La semaine passée, avec mon amie Anne, arrivée de Paris pour passer une semaine de vacances, j’ai profité au maximum pour me réconcilier avec ma ville natale, cette inconnue ou mal connue. Oui, car en fait, on n’arrête jamais de connaître une ville avec un patrimoine si riche et pleine d’opportunités comme la Ville éternelle, surtout si on a vécu à l’étranger pendant de nombreuses années comme moi.

Profitant du beau temps, dès son arrivée à l’aéroport en début d’après-midi, j’ai tout de suite improvisé un plan et je lui ai proposé d’aller à la plage pour profiter de la tranquillité du littorale dans un jour ferié. Immergée immédiatement dans l’improvisation italienne soutenue par la devise latine carpe diem, Anne a accepté avec enthousiasme, n’ayant pas peur de se baigner « à la sauvage », sans serviette ni (moi) maillot de bain! L’après-midi s’est terminé de la meilleure façon: une excellente glace à Ostie. Depuis, Anne a voulu déguster une glace par jour en défiant ma liste des meilleurs glaciers de Rome (liste presque interminable comme celle des pizzerias …).

Les jours suivants, après le travail, je la rejoignais toujours pour profiter d’une promenade ou d’une visite du centre historique à la grande satisfaction des deux. L’Aventin, le Circus Maximus, le Palatin, le Quirinal, le Castel Sant’Angelo et le Vatican, le Trastevere, l’île du Tibre, le quartier juif, le Panthéon, Fontana de Trevi, Place de la République. Nous sommes allés à la recherche du Caravage dans les églises et Anne a voulu savoir combien d’églises il y a à Rome … Avec son impeccable prononciation, elle a appris les noms des sept collines de Rome, la signification de SPQR, à boire comme une vraie romaine aux tipiques fontaines (les ‘nasoni’) et à trouver la meilleure stracciatella.

Finalement, elle a déclaré que si elle devait choisir de vivre ailleurs qu’à Paris, en plus de sa bien-aimée Florence et du Pays basque, Rome ferait bien l’affaire… J’avoue que j’en étais fière!

Come spesso accade quando si vive in una città anche bellissima come Roma o Parigi e si è presi dal tran tran quotidiano, non si riesce veramente a godere appieno delle sue bellezze. Roma in particolare, con la sua nota diffcile mobilità urbana e la sua vastità, pone un problema di fruibilità a tutti coloro che non abitano nel centro storico o quartieri limitrofi o sulle linee delle uniche due metro, ovvero a qualche milione di abitanti.

Per fortuna però amici e parenti arrivano regolarmente per visitare la città, le sue mostre o solo respirarne l’atmosfera particolare y flâner. Così la settimana scorsa, con la mia amica Anne appena arrivata da Parigi per trascorrere una settimana di vacanza, ho approfittato il più possibile per riconciliarmi con la mia città d’origine, questa sconosciuta. Sì perché di fatto non si finisce mai di conoscere appieno una città complessa e ricca di opportunità come la città eterna soprattutto se si è vissuti tanti anni all’estero come me.

Approfittando del bel tempo, appena arrivata all’aeroporto nel primo pomeriggio, ho improvvisato subito un programma e le ho proposto di fare una scappatella alla spiaggia per godere della tranquillità del litorale in giorno infrasettimanale. Immersa subito nell’improvvisazione italiana sostenuta dal motto latino carpe diem, Anne ha accettato con entusiasmo non temendo di bagnarsi in modo un po’ selvaggio, senza asciugamano, né (io) costume da bagno! Il pomeriggio si è concluso nel migliore dei modi: un ottimo gelato a Ostia. Da quel momento Anne ha voluto gustare un gelato al giorno sfidando la mia lista dei migliori gelatai di Roma (lista quasi infinita come quella delle pizzerie…).

Nei giorni successivi, dopo il lavoro, l’ho sempre raggiunta per godere di una passeggiata o una visita nel centro storico con grande soddisfazione di entrambe. l’Aventino, il Circo Massimo, il Palatino, il Quirinale, Castel sant’Angelo e il Vaticano, Trastevere, l’Isola Tiberina, il quartiere ebraico, il Pantheon, Fontana di Trevi e piazza della Repubblica. Siamo andate a caccia dei quadri di Caravaggio nelle chiese e Anne voleva sapere quante chiese ci sono a Roma….Ha imparato a pronunciare in modo impeccabile i nomi dei 7 colli di Roma, a conoscere il significato (vero e fittizio) di SPQR, a bere dai ‘nasoni’ come una vera romana e a trovare la migliore stracciatella.

Alla fine ha dichiarato che se dovesse scegliere di vivere in un altro posto che non sia Parigi, oltre all’amata Firenze e ai Paesi Baschi, Roma sarebbe un’ottima alternativa ….Confesso di esserne stata orgogliosa!

P.

Author: Patrizia D'Antonio

Blogger, writer, teacher, traveller...what more? I love to meet and share with people. In my spare time I like reading, swimmming, cycling, listening and playing music . I was born in Rome but I live in Paris  

One Reply to “Rome, mon amour”

  1. brisascar@gmail.com says: 26/10/2020 at 9:16 am

    bellissimo … questa sensazione la provai due anni fa con un gruppo di stundenti di Stoccarda ed un professore anche tedesco, organizzai una 48 ore di fuego compresa la sua presentazione all´Universita´!! E´rimasto poi il legame per due anni consecutivi con tutti fino a che non hanno completato studi e ricerche…ma soprattutto grande voglia di ritornarci e ritornarci nella nostra fantastica ed unica Roma

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