REQUIEM AFGANO
Suoniamo il Requiem
per i corpi in fuga per la paura
per le libertà negate
per i tanti che ancora moriranno
per l’essere donna
come un difetto della creazione
nella mente alterata del talebano.
Qui hanno esportato la loro democrazia
i buoni Americani a stelle e strisce
ma nessuno li ha fermati
pur sapendo cosa sia la loro pace
pur sapendo quanti popoli sono morti
sotto la loro ipocrisia spietata.
Solo continueremo con il lamento
da bravi cittadini commossi,
con il pianto delle vittime
senza difesa e potere?
Suoniamo il Requiem sui despoti
e i carnefici, dalla loro sconfitta
nascerà la giustizia e la vita!
Grazia Fresu