Viaggio a Tindari

Teatro greco di Tindari

Riceviamo il racconto di una nostra lettrice, una donna con lo zaino in stand by per necessità, che ha ricodato un viaggio di tanti anni fa per il nostro blog:

Non mi sono mai recata in altri continenti, ma ho visitato luoghi bellissimi in Europa, soprattutto costieri sul Mediterraneo. Amo molto il mare; uno dei luoghi meravigliosi visti si trova in Sicilia, in provincia di Messina, anche sito archeologico: Tindari. Nei primi anni ’70, frequentavo La Sapienza a Roma, per caso conobbi la signora Inge, di origine tedesca che abitava vicino a me, sulla via Nomentana. Lei mi disse di essere la moglie di un famoso autore siciliano contemporaneo di romanzi e spettacoli teatrali, ma più giovane di Pirandello: Rosso di San Secondo. Fu la mia fortuna per la tesi. Mi fece leggere i suoi romanzi e testi teatrali, me ne innamorai subito. L’amicizia tra noi si intensificò; Inge cercava sempre laureandi per tenere viva la memoria del marito scrittore. Fu allora che chiesi la tesi al mio prof. di Critica letteraria sulla poetica ed il teatro di Rosso di San Secondo che ne fu entusiasta.

Spesso andavo in diversi teatri romani la sera con la signora Inge che riceveva sempre numerosi inviti. In un secondo momento mi propose di accompagnarla per assistere ad uno spettacolo di Rosso nello stupendo teatro greco di Tindari. Partimmo da Roma con il treno; arrivati a Patti, mi fece conoscere il preside della scuola media Rosso di San Secondo che ci ricevette con tutti gli onori, soprattutto quando seppe che mi sarei laureata con una tesi sulla poetica ed il teatro dell’autore siciliano. Ci accompagnò ovunque e la sera assistemmo allo spettacolo nel teatro greco di Tindari. La mia meraviglia fu immensa: ero emozionata sia per il luogo magico sia per il testo di Rosso “La bella addormentata”. L’atmosfera era propizia: era una calda sera di luglio, il cielo era pieno di stelle luminose, l’orchestra aveva alle spalle il mare luccicante per le lampare dei pescatori. Sapere che mi trovavo nel teatro antico greco-romano della città antica, fondata nel 396 a.C., mi aveva fatto provare forti emozioni. Già la mattina avevo potuto ammirare la magnificenza del luogo dal belvedere, il Santuario della Madonna nera in alto, su un promontorio roccioso e sotto il mare trasparente con cordoli di sabbia che avevano formato dei laghetti di acqua salata. Il fascino del luogo deriva dalla leggenda di una nave, proveniente dall’Oriente che, per una tempesta improvvisa, si era rifugiata nella baia di Tindari. Nella sua stiva fu trovata la Madonna nera che, da allora, per numerosi miracoli, è venerata dagli abitanti della regione e da turisti. La festa ricorre il 7 e 8 Settembre.

A distanza di decenni questo viaggio è impresso nella mia mente, come se lo avessi intrapreso il giorno prima.

Stefania

Author: Patrizia D'Antonio

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