Ladispoli
Teresa ci scrive da Ladispoli:
Appena il decreto sulla mobilità me lo ha permesso, ho fatto una sortita nella mia seconda casa per vedere finalmente il mare. Che delusione nel trovare numerosi cartelli piantati nella sabbia, lungo la spiaggia, che limitano l’accesso alla stessa, consentendo l’immersione in mare per un bagno veloce e rientrare poi subito a casa.
Qualche mattina fa c’ era un mare molto mosso con onde adatte alla pratica del Surf, ebbene un gruppo di surfisti intento a battagliare con onde alte e spumose, dopo un po’, quasi per un comando silenzioso collettivo i ragazzi hanno lasciato con le loro tavole il mare e si sono diretti, bardati di mute, appesantiti delle tavole da surf, verso le auto dove si sono sommariamente asciugati per fare ritorno alle attività principali della propria vita. Che tristezza! ho pensato : non poter godere i raggi di sole mattutino che riescono a intiepidirti persino il cuore!
Per fortuna nel mio giardino ci sono alberi di mandarini giapponesi (qualcuno li chiama Kumquat, mi consolo anche io con il giardinaggio e poi, per la gioia del palato, la preparazione di un liquorino proprio buono, magari nel prossimo collegamento vi passo la ricetta.
Passo il tempo intenta a fare la giardiniera delle piante di casa mia.Dalla più piccola alla più grande sono le mie creature che, nonostante la mia assenza da casa, durata circa tre mesi, hanno continuato a crescere, fiorire, verdeggiare, pur senza essere innaffiate, per ricevermi, al mio arrivo, rigogliose e accoglienti piùdi sempre.
Che dire…questo e’ AMORE!
E’ proprio vero, come una calamita attaccata sul frigorifero che:
Teresa