Pisco Elqui è un piccolo borgo che si trova tra le montagne andine nel meraviglioso valle del Elqui, in Cile, dove si dice che tutto può succedere, la magia esiste…
Si trova circa a 1.300 metri di altezza e da lì si vede il cielo più azzurro del mondo, le notti sono piene di stelle. Il clima è paradisiaco, quasi tutto l’anno è primavera e solo pochi mesi all’anno nevica e fa freddo.
La gente che vive in questo borgo vive della terra e dell’artigianato. Qua si viene per scappare dalla contaminazione ed allontanarsi dalla tensione cittadina, dimenticarsi del cellulare, dei social.
La valle si trova a 500 km da Santiago del Cile. La papaya e l’uva per la produzione del pisco sono le produzioni piú importanti di questa valle. Il fiume che scorre tra queste montagne dona energia, tutto il verde e le persone ne sono eternamente grate. La frutta e la verdura che si coltiva è succosa e piena di natura.
Se si amano i poteri spirituali, l’atmosfera misteriosa o semplicemente un buon massaggio, questo è il posto perfetto. In ogni angolo si possono trovare locali che vendono questo tipo di servizi. Tutta la valle è circondata da un alone spirituale, sará perché si trova in mezzo alle montagne, perché il verde della natura contrasta con l’azzurro del cielo o perché è piena di un magnetismo difficile da spiegare.
Presenziare alla cerimonia dell’Agni Hotra è un’esperienza unica, non la si può capire se non si è stati lì, in mezzo alla valle dell’Elqui. È una cerimonia che ha introdotto un certo Vasant Paranipe, un maestro indù, arrivato con una mappa, cercava il punto esatto chiamato san Andrès, dove tantissimi anni fa si celebrava il rito del fuoco. Su una piccola piramide di pietra si colloca una piramide rovesciata di rame dentro cui si bruciano, accendendo il fuoco con una candela, foglie di eucalipto, sterco secco di vacca, burro purificato e riso integrale. L’officiante recita mantra e si dice che questa cerimonia attragga l’energia planetaria, armonizzando gli esseri umani con la natura.
«Ma perché proprio nella valle dell’Elqui? mi spiegano che ciò succede perché ci si trova al trentesimo parallelo sud, agli antipodi del Tibet».
Cosa occorre per la cerimonia:
– Piramide rovesciata di rame, costruita secondo precise proporzioni;
– Sterco secco di mucca (contiene un mycobatterium che stimola la produzione della serotonina, l’ormone della felicità)
– Ghee (burro biologico chiarificato)
– Riso integrale
– Candela e fiammiferi
– Orologio digitale e precise tabelle per gli orari personalizzati secondo il sito di celebrazione
– bussola per l’orientamento
Il rituale è molto semplice da eseguire.
L’Agnihotra è un antico rituale del Fuoco, di origine Vedica, diffuso in Occidente da Shri Vasant, perché chiunque potesse praticarlo.
Tu risani l’ambiente, e l’ambiente risanato sana te!
Sviluppa infatti un’incredibile azione armonizzante e purificante su tutta l’atmosfera, contribuendo alla guarigione dell’ambiente circostante, dei terreni, delle acque, ma anche dei pensieri, degli stati emotivi e delle condizioni fisiche di chi lo pratica e di quanti lo circondano. A far da tramite tra Cielo e Terra è proprio Agni (Fuoco), celebrato dalla fiamma che viene ritualmente accesa in una piccola piramide di rame, rovesciata e di base quadrata, nel momento preciso dell’alba e del tramonto. L’Hotri che accende il fuoco lo onora con sapienza e silenzio interiore, cantando un preciso Mantra di ringraziamento, rivolto la mattina alla luce visibile e la sera alla luce invisibile, espressioni entrambe del Creatore di tutte le creature.
L’ Agnihotra è considerato un dono inestimabile con il quale chiunque può contribuire al risanamento dell’universo personale, collettivo e globale!
Persino la cenere ottenuta, adeguatamente filtrata, può essere adoperata nelle coltivazioni, per ottenere frutta e verdura più sane, saporite e durevoli, ma anche bevuta, in piccolissime proporzioni, nell’acqua di tutti i giorni, che così “informata” ha un notevole effetto armonizzante e rigenerante su tutti i livelli, fisico, emotivo, animico e spirituale. Si è dimostrata molto efficace anche nella guarigione di ferite.
Io non ci ho mai provato!
R.



Bellissimo e semplice posto incorniciato da tre colori: ricordo il cielo azzurro in contrasto con il giallo della terra e il verde della vegetazione che nasce sul bordo del fiume. Non ho mai assistito al rituale, ma in tutta la zona si respira una pace, una serenità….forse portata dal caldo fruscio del vento…grazie Raffaella per avermelo ricordato.