Martina fin da piccola ha amato i fumetti, li leggeva e li riproduceva inventando nuovi personaggi. Amava anche la scrittura e scriveva storie corredandole dei suoi disegni.
Ora sta frequentando una scuola di illustrazione e fumetti. Per un esame ha preparato una carrellata di “wonder women” e ha pensato di concludere la sua rassegna con la wonder woman della sua vita:
Martina:
Mia madre è alta e rossa, single e forte , nel 1990 ha deciso di voler adottare una bambina. Finalmente nel 1996 ci è riuscita. Dopo aver sorvolato l’Oceano Atlantico e lottato contro le sue vertigini, ha dato il nome alla sua bambina di sole due settimane, Martina . In Cile i suoi 190 centimetri di altezza compensavano la statura di tutti i cileni e il colorito della pelle, bianco come la neve delle Alpi spiccava fra la pelle caffelatte degli abitanti di Santiago. Mi ha cresciuto con valori preziosi. Lei, donna pacifista, insegnava l’uguaglianza e la gentilezza alla sua bambina. Fino ai 14 anni spartivamo i nostri anni tra il Cile e l’Italia. Amavo il rumore del motore dell’aereo, il duty free degli aereoporti e la sua mano nella mia. Ho sempre creduto che fosse la donna più forte del mondo, e lo credo tuttora. Indipendenza non è sinonimo di solitudine, come spesso si percepisce nel mondo dei fumetti. Mia mamma mi ha sempre circondato di donne forti e indipendenti, quelle donne che vestono colorate, non portano il reggiseno e vanno a manifestare per l’ambiente. La mia mamma dimostra meno anni di quelli che ha perchè la voglia di vivere le nasconde le rughe. Nonostante le grosse avversità della vita, sorride sempre e comunque e dice sempre tutto andrà bene.
Per questo lei da sempre e per sempre è stata e sarà la Wonder Woman della mia vita.

Brava Martina, PICCOLA … GRANDE DONNA come tua madre! Continua a scrivere e disegnare cosa che fai “ superbamente” fin da piccola. Lo so bene io che sono stata una delle tue maestre! Il tuo è un dono, un’ abilità naturale che la vita ti ha dato . Fanne tesoro e afferrati ad essi . Un abbraccio alla distanza!
Bellissima la descrizione che fai di tua madre, Martina! Le parole che usi vanno legate a sentimenti profondi di amore, amicizia, complicità e ammirazione. Attraverso la lettura, chi legge, si forma un’idea di questa grande wonder woman. Complimenti!