Le 5R ecologiche della mia quarantena

In Cile si è ancora in piena quarantena, la mia amica Ana Maria mi scrive delle sue fantastiche 5R .

Santiago del Cile
Sono una persona che è in permanente movimento, attiva, abbastanza curiosa e motivata. Inizio tante cose che però, non necessariamente finisco e la mia vita è piena di progetti “in pausa”. Quando han dichiarato la quarantena e quindi l’obbligo di rimanere a casa per una settimana, ho pensato: adesso avrò tempo e finirò tutti gli inconclusi! Ho continuato a fare la maglia, ho finito un golfino per la mia nipotina, ho rifatto un pantalone, cucito una cerniera… l’elenco era lungo però il tempo era anche lungo. Ho finito tutto e i giorni mi avanzavano! Una lettura, un film, due chiacchiere non erano sufficienti per coprire tutte le ore della giornata! E in più hanno allungato la quarantena un’altra settimana e io pensavo: e adesso come me la caverò per adattarmi a stare rinchiusa?! Che farò? E peggio ancora, non ho nessun progetto da finire e non ho nessun materiale per iniziare uno nuovo! E non posso andare a comperare perché questi negozi sono chiusi! Allora ho deciso di far ordine nei mobili e armadi, attività che non mi motivava affatto che però mi avrebbe aiutato a stare in movimento. E così ho iniziato la crociata dell’ordine e pulizia alla quale ho destinato due o tre giorni. Man mano che svuotavo armadi e cassetti, mi apparivano delle cose che nemmeno ricordavo di avere! E ogni cosa aveva una storia: questo me lo ha regalato… , questa l’ ho indossata …, questi erano di … e mi portavano dei ricordi, delle percezioni e tante sensazioni che mi prendevano l’anima e ostacolavano il mio lavoro però mi trasportavano a vicende passate che mi hanno fatto divertire. Poi è arrivato il momento di decidere che mi serviva e che non: l’armadio aperto per rimettere, un bustone nero che aspettava le cose da regalare e un altro per le cose da eliminare. Secondo me era più facile iniziare con le cose da buttare, tanto non servivano a nulla! Errore! Ogni cosa che provavo a buttare, aveva un’utilità! E da questi oggetti destinati ad essere eliminati, sono nati nuovi progetti che hanno spinto la mia creatività, hanno dato senso al riutilizzo delle cose ed a mirare gli oggetti con un altro valore. Ho deciso di riciclare quello che avevo a portata di mano e trasformarlo nella materia prima dei miei nuovi progetti. E così ho impegnato il mio tempo di chiusura e il materiale da scartare facendo delle cose che mi hanno dato molte soddisfazioni e divertimento. In più ho ridotto il volume della mia spazzatura perché quasi tutto mi serve!La quarantena continua, non so quanto tempo in più saremo rinchiusi, però ho la calma di sapere che le 5R (riduzione, riuso, riciclo, raccolta recupero) han dato senso al mio lavoro, mi hanno permesso di creare e divertirmi e mi motivano a continuare.

Ana Maria Valdivieso

Author: ragaraffa

Blogger per passione e per impegno, ama conoscere e diffondere le voci delle donne che cambiano.  

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