5.Donne e fumetti: buon compleanno Eva Kant

Una donna bionda dagli occhi verdi con una sensualità raffinata e misteriosa ‘opera’ preferibilmente di notte indossando un dolcevita e dei pantaloni neri. Accompagna il suo partner in una calzamaglia nera che gli copre tutto il corpo lasciando visibili solamente i suoi occhi magnetici. L’avrete capito: si tratta di Eva Kant, partner di Diabolik. Perché parlare di questa donna, complice del genio del crimine, del Re del Terrore? Intanto perché il 3 marzo ha compiuto 61 anni, inoltre perché la sentiamo vicina per quello che ha significato nell’evoluzione di un personaggio femminile del fumetto. Eva Kant ha suscitato l’ammirazione di generazioni di lettrici (e lettori) per il coraggio di condurre una vita nell’illegalità, non quella legata alla malavita, ma quella di una donna che sfida le convenzioni sociali e familiari in un’Italia che aspettava ancora la Riforma della famiglia. Il personaggio di Eva segue un anno dopo la nascita di Diabolik nel 1962; è la vedova del duca Anthony Kant, un ambasciatore morto in circostanze misteriose in Sudafrica che l’ha lasciata unica erede. Lei decide però di fuggire con Diabolik, in seguito al colpo di fulmine che si accende tra i due dopo che questi aveva tentato di rubarle il famoso diamante rosa. Da vittima, si mostra subito la donna indipendente e determinata che conosciamo. Risponderà a Diabolik: “Attento, sono una donna pericolosa”. E’ una sorta di spia e avventuriera che nelle prime storie svolge un ruolo ancora limitato ma che poi evolve in una donna libera, pragmatica, ambiziosa.

In un contesto in cui l’adulterio, il delitto d’onore e l’abbandono del tetto coniugale erano ancora fuori legge, Eva Kant, creata dalle due giovani intraprendenti Angela e Luciana Giussani, rappresentava un modello di donna moderna, diversa. Le Giussani erano loro stesse due anticonformiste, determinate, indipendenti. Angela aveva il brevetto di pilota d’aereo e fondò la sua casa editrice creando un personaggio originale e un nuovo formato di fumetto per adulti, il tascabile, venendo incontro così alle esigenze dei tanti pendolari in treno o studenti che nascondevano in tasca la loro lettura.

In questo mondo del crimine rappresentato nei fumetti, il punto di vista era quello del protagonista stesso: una nuova prospettiva. Diabolik viene affiancato da Eva, che ha la silouhette di Grace Kelly e il nome del filosofo tedesco Emmanuel Kant richiamandone la logica, la ragione che le fa scegliere una vita a fianco dell’eroe negativo. Ammirato per l’intelligenza, l’abilità tecnologica e strategica, la prestanza fisica, Diabolik segue una sua etica: è spietato con i criminali senza onore ma è sempre gentile con la sua compagna. Il re del crimine assorbe dalla compagna una certa umanità, ne assimila alcuni caratteri fondamentali, così come Eva da lui. Riescono ad instaurare un rapporto di parità totale, un’assoluta novità nelle partnership che compaiono in altri fumetti. Dal ruolo subalterno che aveva nei primi anni, Eva assume la posizione di coprotagonista, brilla di luce propria ed è la controparte ideale di Diabolik. Si guadagna poi un logo e una testata diventando icona della pubblicità, della moda, del cinema nonché testimone di campagne sociali in difesa delle donne. Dopo il film di Mario bava del ’68, l’abbiamo vista interpretata da Miriam Leone nell’adattamento cinematografico del fumetto “L’arresto di Diabolik – il remake”.

L’albo “Eva Kant, quando Diabolik non c’era”, del 2023, è dedicato all’elegante e avvenente duchessa e nell’episodio “Un dannato alibi”, del 2003, Eva era riuscita a vendicare una giovane ragazza che aveva subito violenza da un uomo che era ormai convinto di averla fatta franca. Gli ideatori del fumetto hanno voluto riproporre il tema, per sottolineare il loro impegno nella lotta alla violenza sulle donne dando voce a Eva con lo slogan “Chi usa violenza sulle donne non è un uomo”.  Un motivo in più per apprezzare Eva Kant.

P.

Al link di seguito si può ascoltare la 20° puntata (a cura di Morena Moretti ed Alfredo Pasquali) dal titolo “Verso l’8 Marzo con brivido: Io sono Eva” della ottava serie “Fumetti a sinistra, un mondo dentro al balloon” trasmessa su Radiocittafujiko Bologna in collaborazione con il Comitato Ricerche Associazione Pionieri. La puntata inizia presentando “Io sono Eva“, un progetto sociale collettivo al femminile mirato all’inclusione delle giovani donne straniere che vivono a Bologna. Le due onlus patrocinatrici dell’iniziativa (Hayat e Cefa) hanno trovato una valida spalla nella casa editrice Astorina grazie a Giuseppe Palumbo, disegnatore di Diabolik. Eva Kant è stata scelta come emblema della donna lottatrice che non si arrende e che idealmente è accanto alle donne che vogliono far sentire la propria voce. Dicono le ragazze straniere che hanno partecipato al workshop raccontando le loro storie: “Quando abbiamo visto la locandina che Giuseppe Palumbo ha preparato per noi siamo rimasti a bocca aperta, non solo per la creatività e le sue competenze che già conoscevamo, ma anche per i colori e la capacità di catturare l’essenza del nostro progetto. Con “Io sono Eva”  vogliamo andare a recuperare le sfide quotidiane che le donne straniere affrontano ogni giorno, non solo per registrare le loro istanze, ma anche per trasformarle in potenziale artistico”. Storie vere inserite in una classica storia di Diabolik vissuta nelle strade bolognesi, come raccontano nella trasmissione le protagoniste del progetto e lo stesso Giuseppe Palumbo.

Non poteva mancare allora una riflessione del personaggio di Eva Kant, eroina nata nel 1962 dalla penna delle sorelle Angela e Luciana Giussani. La scheda radiofonica è affidata a Patrizia D’Antonio con il blog “Donne con lo Zaino” nel consueto appuntamento mensile dedicato alle strip dell’altra metà del cielo.

Chiude la puntata l’intervista di Rachele Copparoni a Vanna Vinci presentando la sua ultima fatica dedicata ai vampiri fuori dalla Transilvania: “Viaggio Notturno“.

Si potrà ascoltare il podcast dal sito www.Radiocittafujiko.it (cliccare su Ascolta la radio online!) su Bologna 103.1 Mhz in FM.

P.

 

Author: Patrizia D'Antonio

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