La cittadina di Alcalà de Henares, a una quarantina di chilometri da Madrid, è famosa per aver dato i natali all’inventore dei mitici personaggi Don Chisciotte e Sancho Panza. Nel centro storico, patrimonio dell’Unesco, c’è infatti la casa museo di Cervantes; l’Università inoltre è sede dell’importante premio letterario Miguel de Cervantes istituito dal Ministero dell’Educazione, della Cultura e dello Sport spagnolo per onorare, ogni 23 aprile dal 1976, un autore rilevante per la cultura ispanica.
Nei due giorni intensi di lavoro nella scuola di lingue EOI, sono riuscita, insieme ai colleghi spagnoli, italiani e greci riuniti per il meeting, a visitare la città con la guida di Pilar, ex-insegnante di storia ed appassionata dei monumenti della sua città. Pilar ci mostra dettagli che sfuggono ai turisti ma soprattutto ci racconta della storia di doña María Isidra de Guzmàn y de la Cerda, conosciuta come la doctora de Alcalà. In questa università, fondata dal cardinale Jiménez de Cisneros, il 6 giugno del 1785, a soli 16 anni, María Isidra ricevette il grado di doctora y maestra en la Facultad de Artes y Letras humanas: fu la prima donna accademica in Spagna. Famosa per la sua intelligenza e cultura, era stata infatti ammessa eccezionalmente all’Università, (le donne non vi avevano accesso) su richiesta specifica del re Carlo III. Negli archivi è conservata la trascrizione della dissertazione che Isidra sostenne nelle varie lingue: greco, latino, francese, italiano, spagnolo; le domande ed i temi trattati spaziavano dalla retorica alla mitologia includendo la geometria, la geografia, la filosofia generale, la logica, la teosofia, la psicologia, la fisica, un trattato sugli animali, uno sui vegetali, il sistema solare e l’etica.
Nonostante la sua vasta cultura ed il titolo ottenuto, María Isidra dovette obbedire alle convenzioni che richiedevano alla figlia di stirpe nobile dei Grandi di Spagna di contrarre un matrimonio vantaggioso per le alleanze politiche cosicchè a vent’anni si sposò con Rafael Alfonso de Sousa de Portugal. La vita familiare la distolse dagli interessi intellettuali e, ci racconta Pilar, la doctora morì giovane di parto.
In suo onore, ogni due anni dal 1992, il 6 giugno, per commemorare questa celebre dissertazione e il primo titolo ottenuto da una donna presso la università locale, il Comune di Alcalà offre il Premio de Investigación María Isidra de Guzmán con l’obiettivo di sostenere gli studi scientifici sulle donne da parte di ricercatori universitari.
La storia di María Isidra de Guzmán mi fa pensare alla prima donna nel mondo ad aver ottenuto questo titolo accademico, la veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Anche Elena Cornaro beneficio’ dell’intercessione del padre, uomo di grande cultura scientifica galileana, per poter sostenere la tesi, il 25 giugno 1678. Diventò così la prima donna al mondo ad avere un titolo universitario di dottore in Filosofia e Matematica in seguito al quale fu accolta al Collegio dei medici e dei filosofi padovani anche se non le fu concesso di insegnare in quanto donna. Anche Elena morì precocemente, il 26 luglio 1684 a Padova (era nata il 5 giugno del 1646 a Venezia).
I pensieri vagano nell’immaginare la vita di queste donne straordinarie ma ecco che Pilar richiama la mia attenzione sui tetti di Alcalà dove si vedono decine e decine di cicogne. In seguito ai cambiamenti climatici, questi uccelli sono divenuti ormai stanziali nella città e ne sono diventati il simbolo. Davanti alla casa di Cervantes, qualche giorno prima, i passanti hanno potuto filmare una cicogna che con il suo passo tra il goffo e l’elegante, avanzava forse in cerca di spazio sufficiente per spiccare il volo tra i palazzi del centro storico cittadino. Davvero sorprendente questa città tra storie di donne universitarie, uccelli ex migratori e eroi che combattono mulini a vento…
P.
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