Dal piatto al libro alla tivù

Enrica in cucina
Enrica e gli spaghetti

Capita sempre più spesso in questi ultimi tempi di imbattersi in un libro che cita una ricetta che stimola la nostra fantasia. A molti è successo con i libri di Gianrico Carofiglio che ha descritto un piatto tipico della sua città: gli spaghetti all’assassina. La stessa ricetta è stata pubblicizzata in tivù in una serie dedicata ad una simpatica quanto improbabile (difficile inseguire i delinquenti con un tacco 12! ) detective barese: Lolita Lobosco, serie tivù  liberamente ispirata all’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi. Amo Carofiglio e mi immergo sempre con piacere nei suoi racconti dove, a parte poche eccezioni, Bari fa da sfondo. AncheLolita Lobosco si aggira sul lungomare barese. So che gli abitanti della città non sono stati soddisfatti del dialetto parlato dalla protagonista e hanno criticato gli sceneggiatori che hanno fatto mangiare a Lolita ed a un attore (orrore!) un panino invece della diffusissima focaccia, più consona alle usanze locali, ma io devo dire che ho apprezzato molto l’ambientazione tra la Fiera del Levante e i rioni baresi a me cari. Carofiglio e Lolita mi hanno invitata a conoscere questo semplice ma gustoso piatto.

Ovviamente per la ricetta mi sono rivolta a mia sorella, barese doc, che si è cimentata in video amatoriali dedicati alle donne con lo zaino alle prese con piatti e libri e : oplà, il piatto è servito!

R.

Author: ragaraffa

Blogger per passione e per impegno, ama conoscere e diffondere le voci delle donne che cambiano.  

3 Replies to “Dal piatto al libro alla tivù”

  1. marisa Polimeno says: 29/04/2021 at 5:44 pm

    Anche’io amo Carofiglio, Lolita e, non essendo in grado di giudicarne la pronuncia, i due episodi che ho visto.
    Sembra che quasi tutte le detective e poliziotte degli schermi debbano mostrare la loro superiorità sui colleghi maschi effettuando azioni mirabolanti con tacchi che mi fan male ai piedi solo a guardarli. Chissà perché?
    Comunque, la serie su raiplay non continua, peccato!
    E la ricetta di quella meravigliosa pasta? Non mi basta la foto!

  2. Andreina says: 30/04/2021 at 5:55 pm

    L’amore per Carofiglio e’ condiviso, la voglia di andare a Bari è forte e, vaccini permettendo, spero sarà presto appagata… intanto mi cimenterò con la pasta che sembra essere ottima!

  3. Annapiccardo says: 02/05/2021 at 8:53 am

    Non avevo mai sentito questa ricetta ma mi piacerebbe provarla, sembra ottima!! Altra cosa che mi piacerebbe ? Passeggiare per Bari vecchia e ripetere la maratona gastronomica fatta una decina di anni fa: deliziosi i piatti e specialità del luogo!

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