Marisa, Cuneo
Ho avuto il piacere di incontrare due gatti viaggiatori, Marsh e Mallow. Sono due ragdoll, che mio nipote Vittorio e la sua ragazza Biba (residenti a Torino) hanno depositato a casa di mio fratello (a Cuneo) in condizioni di pensione completa per due settimane.
Le bestiole sono piuttosto schive, e per i primi due giorni non hanno lasciato il trasportino dove dovevano avere un caldo infernale, essendo ambedue dotati di pelo fluentissimo tra il caffè e il noce. In alternativa si infilavano sotto il copriletto un po’ imbottito del letto di mio fratello.
Poi, pian piano Marsh, la ragazza, più audace e più curiosa, ha cominciato a viaggiare per la casa, preferibilmente nottetempo, facendo delle apparizioni fantasmatiche e un po’ inquietanti (gli occhi azzurri di notte brillano rossi come tizzoni ardenti), a volte emettendo deboli miagolii, che però abbiamo finalmente correttamente interpretato come richiesta di coccole.
Continuano a viaggiare, anche di giorno, dai davanzali ai poggioli, ma tentano persino avventurose esplorazioni di guardaroba o qualsiasi nicchia presente nell’appartamento; l’impresa più gloriosa è l’apertura della porta scorrevole del bagno: dopo due successi, noi umani malvagi chiudiamo la porta a chiave, e i poveretti continuano a tentare, balzando fino alla maniglia. Hanno ben capito il meccanismo, ma lo zampino gattesco privo di pollice opponibile non consente la manovra. Per farci perdonare concediamo abbondanti grattatine e carezze ai nostri ospiti.
Marisa