In questo blog di donne parliamo dei nostri viaggi, scambiamo riflessioni, bons plans, racconti. Intendiamo il viaggio ed il viaggiare nel senso più ampio del termine: dall’atto fisico di spostarsi in altri luoghi a quello più intimista del viaggiare interiormente o immaginare di farlo. Dalla prima idea di un viaggio alla sua pianificazione e realizzazione; ogni tappa è trattata nei nostri articoli perché ognuna di noi si ritrovi almeno un momento nelle parole di un’altra.
In questa poesia che pubblichiamo, inviataci dalla poetessa Grazia Fresu, il tema trattato è il ritorno. Già perchè, dopo ogni viaggio c’è (quasi sempre…) questo momento denso di sentimenti ambivalenti. Lasciamo esprimere direttamente Grazia che ci rivela in versi intensi la storia del ritorno di una viaggiatrice…
Sono tornata (di Grazia Fresu)
Sono tornata con le scarpe consumate
la tunica stracciata dalle spine
le unghie rotte la gola arrossata
dalla canzone raccolta lungo le strade
con la bisaccia piena di storie
un vecchio pane indurito
un mazzetto di spighe un taccuino nero
la tua foto tormentata dalle mie mani
una bottiglietta di vetro rosso
con gocce di un potente elisir.
Non busso alla tua porta non ti chiamo
sono una viaggiatrice senza pentimenti
che cerca sulla tua soglia l’impronta
della tua attesa di me il sogno intrecciato
tra i rami dell’albero che protegge la casa
immobile aspetto che mi apra i battenti
per darti un pugno di conchiglie iridate
che il mare nel canto delle maree
come pegno d’amore mi ha donato.
Grazia Fresu
P.