Oggi siamo partite per la Normandia, dirette verso Fécamp.
Fécamp
Fécamp è l’antica capitale dei duchi di Normandia, da cui coraggiosi marinai d’altri tempi, partivano per lunghe spedizioni di diversi mesi nelle acque territoriali francesi della Terre-Neuve. Spedizione dopo spedizione, la grande pesca di altura contribuì alla ricchezza di Fécamp che diventò così la capitale dei terre-neuvas. Il porto brulicava di pescherecci. Il molo ferveva di attività. I pescatori partivano per il mare per diversi mesi. La vita a bordo era molto dura, il pericolo sempre in agguato, ma le spedizioni si rivelarono un successo. Sulla terra ferma, le donne si occupavano della vendita del pesce, riparavano le reti da pesca e i teloni. L’intera attività economica cittadina ruotava attorno alla pesca attraverso la salatura, l’affumicatura, il fustame, il cordame, i cantieri navali, le segherie.
Ci siamo fermate a mangiare cozze e patatine fritte presso L’Escalier, un ristorante sul porto
La casa dove abbiamo trovato alloggio guarda direttamente sul mare ed era una casa di pescatori come molte nei pressi della spiaggia e del porto. Ora le piccole e modeste casette sono ristrutturate e a volte i proprietari affittano a turisti e viaggiatori di passaggio.
Passeggiata pomeridiana a Etretat , cittadina sul mare nata da un piccolo villaggio di pescatori che, dopo l’inaugurazione del casinò nel 1852, diventerà una importante stazione balneare, anche grazie alla ferrovia che non farà che accrescerne la notorietà dal 1890.
Spettacolare la passeggiata sulle falesie, che i pittori Courbet e Monet hanno immortalato molte volte influenzando l’immaginario collettivo. Anche molti scrittori di fama se ne sono innamorati : Maupassant, André Gide, Maurice Leblanc, che descriverà la cava della falesia come un covo del celebre ladro gentiluomo Arsenio Lupin.
Un incontro simpatico è stato quello con Adela, ragazza della Repubblica Ceca in giro per la Normandia. Siamo state attirate da lei per la conchiglia attaccata al suo zaino che ci ha fatto rimpiangere il mancato viaggio a Santiago de Compostela. Adela c’è stata lo scorso anno, l’amore per le camminate quest’anno l’ha portata qui, in giro sulle falesie di Etretat
Scendiamo dalle falesie per mangiare una gallette, un simpatico cartello ci invita a fare attenzione ai gabbiani della zona, molto voraci…
Chi voglia approfondire la conoscenza del luogo dovrà assolutamente leggere questo libro:
R & P