La nostra amica Anna Maria da Bali ci rende partecipi di un’esperienza singolare vissuta con la figlia Ignacia, che vive lì da qualche tempo:
Già parecchie volte mia figlia mi aveva invitata a partecipare e condividere una bella esperienza da lei vissuta. Finalmente decido di farlo e partiamo con destinazione Ubud, la capitale spirituale di Bali, facendo una sosta nel cammino per un brunch con vista alle terrazze di riso.
Abbiamo prenotato per le ore 14 ma il nostro intento è quello di arrivare un po’ prima per incominciare a rilassarci in un ambiente naturale.
Il suono di un gong ci avvisa dell’inizio della nostra pratica ed entriamo in una piramide. Ci sdraiamo su dei tappetini, chiudiamo gli occhi e, cosa fondamentale, siamo pronte per aprire cuore e mente a questa esperienza.
Gli uomini sanno fin da migliaia di anni che il suono e le vibrazioni sono strumenti potentissimi per la guarigione. I guaritori antichi usavano rituali e suoni per iniziare la guarigione dei loro pazienti. Le frequenze ritmiche, prodotte da antichi strumenti durante la sessione di guarigione, si trasformano in vibrazioni e onde sonore che interagiscono con l‘acqua, con i chakra e il DNA del nostro corpo aiutandolo a rilassarsi e guarire.
Tra gli strumenti che vengono utilizzati, primo fra tutti è il Gong.
Io mi lascio guidare e cado in un rilassamento profondo.
Questi stati meditativi profondi dicono che aumentano la nostra capacità di ricevere messaggi che, diversamente, non possono essere percepiti durante le nostre frenetiche vite quotidiane.
Non so cosa ci sia di vero, ma tutto questo ha un senso per me e, attentissima ad ogni suono , il mio corpo in un certo momento, sembra reagire a qualcosa : nello stomaco sento piccole scosse di elettricità e nella mente l’immagine che mi appare è quella delle onde che si producono in un acqua tranquilla quando si lancia un sassolino.
Tutto è piacevolissimo!
Dopo 90 minuti purtroppo la sessione finisce lasciandomi una grata sensazione di benessere. Lasciamo la piramide e andiamo a camminare a piedi nudi sull’erba del giardino e a osservare un bellissimo e verdissimo campo di riso.
Ancora qualche chiacchiera, una passeggiata e visita a un tempio di Ubud e poi il rientro.
Grazie alla mia amata Ignacia per questa bella esperienza che sicuramente ripeterò nel prossimo viaggio a Bali.
Anna Maria detta Pic
Un racconto bellissimo
Grazie caro Stefano, lettore assiduo e…doppio!