Claudia, Roma, Parigi, Los Angeles
Era il primo giorno di lezione alla scuola Leonardo da Vinci di Parigi e, nel giro di saluti e di presentazioni, ho notato Claudia, appena arrivata da Roma al seguito dei suoi familiari giunti in Francia per lavoro.
I bambini, oltre a dire il proprio nome e la città di origine si sono descritti a grandi linee e hanno raccontato le loro aspirazioni per il futuro: chi voleva diventare pompiere, chi una scienziata, chi una ballerina, chi un veterinario. Lei ha confidato ai compagni di amare il nuoto e l’equitazione e di sognare di partecipare un giorno alle Olimpiadi. Qualcuno le ha risposto che poteva prenotarsi per assistere ai giochi del 2012 a Londra, non troppo lontana da Parigi, ma lei, determinata, ha affermato che ci voleva andare per partecipare e, possibilmente, vincere.
Lo ha detto con semplicità, senza presunzione, per lei era, più che un sogno infantile, un vero e proprio progetto di vita.
Presto si è rivelata un’alunna serena e socievole e si è integrata senza problemi tra i suoi compagni, passando indifferentemente dal romanesco della città della sua famiglia al milanese della sua compagna del cuore per poi imparare presto ad esprimersi in francese.
Claudia
Sono nata a New York dove mio padre era stato assunto in un post dottorato di ricerca, accompagnato da mia madre che a quei tempi lavorava e studiava a Roma facendo la spola tra l’Italia e l’America, per fermarsi poi durante la gravidanza e darmi alla luce nell’ospedale Mouna Sinai di New York.
A New York ci sono tornata molte volte, quando avevo 5 anni, poi a 7 e a 11, mi piaceva la città, mi sentivo americana, lo ero per diritto di nascita. Quando avevo un anno siamo rientrati a Roma, la città dei miei genitori e parenti.
Sono sempre stata innamorata dello sport, ho iniziato a 10 mesi ad andare in piscina, a tre anni già nuotavo da sola.
A sei anni ho partecipato alle prime competizioni di nuoto, ma nuotare non mi bastava, pertanto facevo allo stesso tempo danza classica ed equitazione.
Ad un certo punto ho dovuto scegliere tra nuoto e danza, diventava sempre più difficile conciliare svariati sport con lo studio.
Nella mia vita, come per incanto, è apparso il nuoto sincronizzato che sembra accorpare entrambe le discipline. Io appartengo all’acqua, ma ho una forte relazione con la danza e nel nuoto sincronizzato ho trovato quello che cercavo: un colpo di fulmine nella piscina Keller dove ho provato le prime figure in acqua, e non sono riuscita più a smettere.
Il nuoto sincronizzato unisce la danza al nuoto e alla ginnastica , poco alla volta ho imparato a eseguire esercizi coreografici sempre più complessi in acqua seguendo la musica, coordinando tempi e respiro.
Mentre era ancora a Roma, nel 2009 Claudia aveva visto i mondiali di nuoto e aveva affermato: -Voglio gareggiare! Ha iniziato a sognare in grande, la sua allenatrice, durante il secondo anno di allenamento aveva ascoltato le sue parole e non poteva credere al suo sogno, che a Claudia sembrava ovvio. Sapeva che sarebbe arrivata ai mondiali anche se questo l’avrebbe portata altrove, lontano.
Il mio sogno, fin da allora è stato quello di andare alle Olimpiadi, ancora non ero certa del dove e del come, se con la Marina Italiana o in Francia. Mi sono allenata strenuamente per raggiungere i miei obiettivi, in attesa di scegliere la nazione che avrebbe potuto offrirmi un’occasione, mi sono sempre sentita italiana in Italia, francese in Francia ma sono anche statunitense. L’occasione mi è arrivata dagli Stati Uniti e così sono tornata dove ero nata.
L’America mi ha dato l’opportunità di entrare nella nazionale americana, nel 2018 sono stata selezionata. I miei genitori mi hanno sostenuto, permettendomi, a soli 17 anni, di allontanarmi dall’Europa.
Non mi pareva vero partire, la prima volta insieme alla mia mamma che mi accompagnava: era felice per me ma triste per il distacco. Con tanta determinazione ho perseguito il mio sogno e lavorato sodo per perfezionarmi nel nuoto sincronizzato. All’inizio mi sentivo un po’ sola, adesso mi sono abituata, abito insieme a delle compagne di squadra. Io ho sempre avuto in mente i Mondiali, nel 2009 ho visto a Roma i mondiali di nuoto e ho esclamato:
Voglio gareggiare, ho sempre sognato in grande, la mia allenatrice, durante il secondo anno mi ha sentito e non poteva credere ciò che a me sembrava ovvio. Sapevo che sarei andata ai mondiali.
Da qualche tempo ho cominciato, con Kenneth Gaudet, il duo misto che è una delle più belle routine, c’è la forza dell’uomo, la leggiadria della donna, è interessante nuotare con un ragazzo, sono stata scelta e l’esperienza di ballare e nuotare in coppia mi ha fatto crescere.
Io e il mio partner abbiamo gareggiato a Open de France Fina 2022, è stato bellissimo per me ritrovarmi nella piscina di Parigi dove avevo fatto per la prima volta balletto sincronizzato, conoscevo tutti, tutti sapevano chi ero, ero Claudia, questa volta con la bandiera a stelle strisce invece che il tricolore.
Poi, è arrivata Budapest , i mondiali di nuoto 2022
Puntavamo in grande, non sapevamo chi avrebbe partecipato, erano per me i primi mondiali
É stato fantastico trovarmi lì, nuotare con tutte le persone intorno che tifavano per noi due. Pensavo solo: – Wow sto nuotando lì, ma senza timore durante la gara ero concentrata solo sui nostri movimenti.
Siamo arrivati quinti, è stato un risultato sorprendente.
Qualcuno mi chiede se mi piacerebbe gareggiare per l’Italia o per la Francia, adesso mi sento di appartenere a questo stato, inoltre qui ho delle allenatrici europee che adoro e che mi preparano per il futuro.
Il futuro vicino è vicino: le selezioni per la squadra olimpica, l’anno prossimo ci saranno altre qualificazioni, non vedo l’ora di andare in Giappone.
Amo viaggiare, continua a piacermi spostarmi per il mondo, anche se a volte penso: -chissà dove abiterò domani! Mi piace cambiare l’anno scorso vivevo a san Francisco, ora a Los Angeles. Ho lo zaino sempre pronto e, naturalmente, la borsa di nuoto.