Santiago del Cile : il 25 Marzo 2021 mia figlia Ignacia e suo marito Alek fanno ritorno a Bali dove hanno deciso di vivere per qualche anno. La cosa é bella ma anche un po’ triste per me che li avrò lontani: sono arrivati in due e ripartono in tre! Siiiiiiii…. sarò nuovamente nonna e quindi sarò destinata a continuare i miei viaggi intercontinentali prima in Nord America , dove vive mia figlia Daniela con i suoi 3 cuccioli, e adesso in Oriente!
Il 28 Marzo 2021, dato il continuo e incontrollabile aumento dei casi Covid il governo cileno annuncia quarantena per tutto il paese e chiusura delle frontiere a partire dal 5 Aprile.
Sono presa dal panico: avevo in programma un viaggio a fine aprile in California da mia figlia e adesso che faccio? In più vivere nuovamente la chiusura totale come l’ anno scorso nello stesso periodo veramente mi angoscia.
Ci penso durante la notte e il giorno dopo mi attivo: riesco con molta difficoltà a risolvere tutti gli inconvenienti del caso e, il 4 sera volo destinazione Los Ángeles e poi San Francisco. Il mio rientro a Santiago è previsto il 16 Maggio ma già a fine aprile si rinnova la chiusura delle frontiere per un altro mese. E allora ho una brillante idea: andare in Italia a trovare gli amici o a Bali da Ignacia. Vince la seconda idea e in 24 ore ho il biglietto in mano. Più lungo e problematica sarà ottenere il visto d’ ingresso e sbrigare altre formalità che per la pandemia cambiano giornalmente.
Ed eccomi di nuovo in viaggio…questa volta davvero un’ avventura . Sì, perché , con tutte le restrizioni a causa del Covid e le frontiere chiuse da tutto il lato ovest ( pensate che io sto partendo dagli USA) tutto sarà ancor più complicato. E infatti è proibito l’ingresso ai turisti , si ammette solo il transito, nel mio caso passerò da Tokyo, e viaggerò con un visto per meeting business.
Aeroporto di San Francisco: tutto é veloce : niente code ai counter o l passaggio dei controlli doganali. Nei corridoi, che generalmente sono strapieni di gente, non c’è quasi nessuno e anche quei pochi si evitano gli uni con gli altri . Questa pandemia ci ha veramente isolati e ha interrotto ogni approccio alla socializzazione e alla comunicazione.
All’ ora prevista e con un’ efficienza e puntualità da orologio Svizzero mi imbarco su Japan Airline per un volo diretto a Tokio. Quando si chiudono le porte e partiamo siamo in totale 20 passeggeri.
Il volo, come potete immaginare, é una pacchia: tutti comodamente sdraiati e coccolati dalle hostess che passeggiano tutta la notte per offrirci qualsiasi cosa che possa rendere più piacevole la traversata. Unica cosa inquietante …. solo un immenso oceano di acqua sotto di noi.
Il transito a Tokyo é velocíssimo e con la stessa efficienza riscontrata fino ad ora. “Daje”, come direbbe una mia amica romana! Ma non poteva essere tutto così perfetto: al secondo imbarco Tokyo- Giacarta si nota subito che le cose andranno in un altro modo.
Aereo pienissimo, o meglio come era prima del Covid, ma in questa situazione i piacevoli compagni di viaggio non sono ben accetti.
Non dormo , non mangio, ho caldo, leggo, mi alzo, mi siedo, vedo ben sei capitoli di un serie Netflix scaricata prima della partenza… sono inquieta. Finalmente passano le sei ore di volo e arriviamo nella capitale indonesiana.
Oddio…. esercito, controlli interminabili, code, ancora attese, formulari e dopo tre ore dall’arrivo, finalmente un taxi s’ inoltra nelle buie ma gremite strade di Giacarta per portarmi all residenza sanitaria dov’è mi fermerò per 5 giorni prima di proseguire x Bali!
Comincia la quarantena, alla prossima la cronaca della reclusione annunciata in una residenza sanitaria in Oriente…
Pic
Carissima viaggiatrice indefessa e non solo per amor materno! Chissà che comunque la capatina in Italia sia rimandata solo di poco. Buona continuazione
Assolutamente! Se tutto procede come in programma , vorrei essere da quelle parti a inizio settembre.
Sei incredibile, ammiro la tua forza e la tua voglia di viaggiare nonostante tutto! Continua così… ti aspettiamo in Italia