Un ingegnere come mamma

Daniela, Santiago del Cile, Silicon Valley

Daniela è nata a Santiago del Cile, suo padre è cileno, la mamma italiana, perciò si sente cilena, ama le Ande ed il Pacifico, ma  si sente anche italiana,  condivide con la mamma l’amore per il mare della Liguria e per i dolci. I pasticcini che prepara Daniela  sono dei veri capolavori che  non intaccano il suo fisico magro e tonico: Daniela ama la corsa, perciò, 20 km e via, nessun senso di colpa quando assaggia le leccornie che prepara. Ha 3 bimbe che cura amorevolmente, e la vedete a spasso per Silicon Valley carica di  passeggini, zaino e giocattoli, sempre intenta a consolare l’una all’uscita dall’asilo, a spronare l’altra nel finire un lavoretto, a inseguire la terza tra capitomboli e gridolini nel parco.

 La descrizione appena letta non vi inganni: Daniela non è solo mamma e donna di casa. Il suo sorriso dolce cela un ingegno non indifferente: laureatasi a pieni voti, è stata contesa dalle migliori aziende cilene, presso cui ha lavorato per qualche anno, finché non ha deciso di dedicare per qualche tempo il suo talento alla famiglia che stava per formare, e, una dopo l’altra, sono nate le sue bimbe che ora sono un po’ cilene, un po’ italiane, un po’ statunitensi. Infatti, Daniela si è trasferita a New York e lì, una nuova lingua e nuovi usi e costumi  hanno fatto da cornice alla sua vita di neo  mamma.

Da due anni si è trasferita in California,  nelle Silicon Valley, cresce le sue figlie che hanno già viaggiato in aereo più di qualsiasi altro bimbo, a un mese di vita tutte e tre avevano già il passaporto… ma cova dentro di sé  nuovi progetti ed ambizioni, per ora fa la mamma  e corre, corre, corre….ma presto sentirete parlare di lei.

Daniela:

(in italiano dopo le foto)

Nacida en Chile de padre chileno y madre italiana, amo el manjar y el pastel de jaibas tanto como  la “pasta frolla” e i “ravioli fatti in casa”, que aprendí a cocinar directamente con mi abuela  en Italia. Ingeniera comercial (business administration) de profesión, trabajé 5 años en empresas grandes en Chile (una del rubro energía y otra de la minería); me casé en el 2011 con Sergio , nos conocimos en trabajos voluntarios  (un techo para Chile) de la universidad donde ambos estudiábamos; en el 2014, y ya embarazada de Valentina (12-14 semanas) Sergio tuvo la oportunidad de trabajar en NY ,yo no lo dudé y partimos a probar suerte en territorio americano. Quien iba a pensar que lo que fue un plan de estar 3-5 años, se ha extendido ya a 6 años y más.!…Estuvimos viviendo casi 2 años en NY, donde nacieron Valentina y Sofia, y en el 2016 nos mudamos a California. Acá conocí a una colombiana que tenía un emprendimiento de cafés especiales (specialty coffee) y me puse a trabajar con ella logrando hacer crecer la empresa enormemente y llegar a venderle café a las mayores empresas tecnológicas de Sillicon Valley (Facebook y Google, entre otras). Ya con la llegada de Emília el 2019, decidí dedicarme solamente a ser mamá y dueña de casa ya que acá, a diferencia de Chile, uno no cuenta con la ayuda de la familia o nannies tan fácilmente y es muy costoso. La verdad es que no me arrepiento en ningún momento de la decisión que he tomado y estar criando a 3 pequeñas full time…es agotador, cansador y hay días en que no las quiero ni escuchar, pero sus besos y “mamma, te amo” compensan  totalmente esos “malos” días. Además creo que me he vuelto más fuerte, independiente y empoderada al ver todo lo que he logrado sola en un país extranjero, y eso espero trasmitírselo a mis hijas. Acá en USA me he dedicado a estudiar (hice diplomado en New York University (NYU), Columbia University y Stanford), sigo haciendo al ejercicio (como toda mi vida), corrí la maratón de NY cuando estábamos viviendo ahí y ahora en California retomé la cocina y  especialmente la pastelería que tanto amo; las niñas aman cocinar conmigo y comer las cosas ricas que hago, todo con influencia chilena-italiana. Me exigen en sus cumpleaños que les haga tortas y dulces . También las pastas son un must en esta casa y seguimos la tradición de hacer ravioli para Navidad, tal como lo hacíamos con mi nonna y mamá. Las niñas además tienen la suerte de seguir las tradiciones de su padre que sigue la religión Judia, así que tratamos de inculcarles ambas para que ellas puedan elegir o continuar ambas.

Daniela

Nata in Cile da padre cileno e madre italiana, amo la marmellata di latte  e la torta di granchio tanto quanto la  pasta frolla e i ravioli fatti in casa, che ho imparato a cucinare direttamente con mia nonna in Italia. Ingegnere commerciale (amministrazione aziendale) di professione, ho lavorato per 5 anni in grandi aziende cilene (una nel settore energetico e l’altra nel settore minerario). Ho sposato Sergio nel 2011, ci siamo conosciuti come volontari (un’associazione chiamata “Un tetto per il Cile) nell’università dove entrambi studiavamo. Nel 2014, già al terzo mese di attesa di Valentina, Sergio ha avuto l’opportunità di lavorare a New York, io non ho esitato e siamo partiti per tentare la fortuna in territorio americano. Non  avremmo mai pensato che  un progetto di 3-5 anni, si sarebbe poi  prolungato più di  6 anni! Abbiamo abitato 2 anni a New York, dove sono nate Valentina e Sofia, e nel 2016 ci siamo trasferiti in California. Qui ho incontrato una colombiana che aveva un’attività di caffè  e ho iniziato a lavorare con lei, riuscendo a far crescere enormemente l’impresa e vendere caffè alle più grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley (Facebook e Google, tra le altre). 

Con l’arrivo di Emilia nel 2019, ho deciso di dedicarmi esclusivamente all’essere madre e casalinga visto che qui, a differenza del Cile, non si ha l’aiuto della famiglia o delle tate così facilmente ed è molto costoso. In realtà  non mi pento affatto della decisione  presa.  Crescere 3 bambine a tempo pieno … è estenuante, faticoso e ci sono giorni in cui non vorrei neanche  ascoltarle, ma i loro baci e  il loro “mamma, ti amo! ” compensano i giorni”no”. Credo di essere diventata più forte, indipendente e  fiera di tutto ciò che ho ottenuto da sola in un paese straniero, e spero di trasmetterlo alle mie figlie. Qui negli USA mi sono dedicata allo studio (mi sono laureata alla New York University (NYU), alla Columbia University e alla Stanford), continuo a fare esercizio fisico (come  in tutta la mia vita), ho corso la maratona di New York quando vivevamo lì e ora ho ripreso in California la passione per la cucina, soprattutto per la pasticceria che amo tanto; le bimbe adorano cucinare con me e mangiare le leccornie che preparo, tutte con influenze italo-cilene. Mi chiedono sempre per i loro compleanni  torte e dolci. Anche la pasta è un must in questa casa e continuiamo la tradizione di preparare i ravioli per Natale, proprio come facevamo con mia nonna e mia madre. Le mie figlie hanno anche la fortuna di seguire le tradizioni del padre che professa la religione ebraica, quindi cerchiamo di instillarle entrambe in modo che possano scegliere o continuare ambedue.

(tradotto da R.)

Author: ragaraffa

Blogger per passione e per impegno, ama conoscere e diffondere le voci delle donne che cambiano.  

One Reply to “Un ingegnere come mamma”

  1. marisa says: 10/09/2020 at 6:16 pm

    Ho mangiato i ravioli di tua mamma un natale con voi. Un abbraccio Marisa

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