Anna Maria continua il suo resoconto dopo averci parlato del suo breve tour in Malesia
22 Luglio : In serata sono già a Siem Reap giusto in tempo per cenare qualcosa nella centralissima Pub Street e organizzare gli spostamenti dei prossimi giorni.
23 – 24 – 25 Luglio: A Siem Reap l’obiettivo è andare alla scoperta del parco archeologico di Angkor, che si estende per ben 400 km.
Ad Angkor, tra il IX e il XV secolo furono costruite le diverse capitali Khmer, delle quali oggi rimangono solo i templi in pietra ( templi induisti e buddisti) dato che degli edifici (case e palazzi), costruiti con materiali deperibili, non rimane quasi nulla.
In due giorni, tramite la contrattazione di un Tuk Tuk che mi accompagna da un tempio all’ altro, realizzo i due grandi circuiti templari, percorrendo ugualmente una media di 16 km giornalieri a piedi con tanti, troppi scalini che, insieme all’ umidità, mi sfiniscono.
Insuperabili e magici il tempio di Angkor Wat , il tempio più grande del mondo, il più conosciuto anche perché appare nella bandiera della Cambogia; Ancient Bayón, per l’ intaglio delle pietre a forma di viso, e Ta Prohm Temple, quello dove gli alberi crescono sopra le rovine .
Dopo ore passate camminando capirete che le mie serate non prevedevano molta attività: giusto un po’ di relax in piscina , un massaggio rilassante fatto da mani esperte e una cena frugale.
Dopo due giorni di visite il mio corpo ne ha abbastanza ed esige un ultimo giorno più tranquillo, con sveglia tardi, molta piscina e buona alimentazione per riprendere le forze . Alle 17 però mi incammino con un Ape Tuk Tuk all’ aeroporto e il mio volo, in perfetto orario, mi trasporterà questa volta alla capitale Cambogiana.
26- 27: per gli ultimi due giorni del mio viaggio scelgo di visitare la capitale della Cambogia, Phnom Penh.
Sinceramente non è molto attraente come altre capitali del sud est asiatico che ho visitato in precedenza, ma mi interessa visitarla per la Storia terribile del genocidio del quale Phnom Penh fu protagonista. Nel ’75 ero abbastanza grande per conoscere i tristi avvenimenti opera del regime maoista dei khmer rossi, con il loro leader Pol Pot, che costarono la vita a un quarto della popolazione.
Il grande obiettivo dei khmer rossi era purificare la razza sullo stile della Germania Nazista e copiando la Rivoluzione Cinese.
Il mio interesse principale è stato quindi la visita al Museo del Genocidio di Tuol Sleng. Questo luogo era una scuola superiore e durante la dittatura dei Khmer Rossi venne utilizzato como prigione, con camere per la tortura. Circa 17.000 persone furono imprigionate e le atrocità che vennero commesse su di loro sono innominabili. Per quanto è noto sopravvissero solo 14 persone.
Dopo tre ore di museo e ascolto di testimonianze non me la sento di proseguire verso i Campi della Morte, un pochino fuori città’.
Di barbarie ne ho abbastanza e scelgo invece una visita al Palazzo reale , una camminata sulla riva del Mekong per osservare la vita di questa città che, pur notandosi tanta povertà, incomincia a crescere lentamente.
L’ultimo giorno nella capitale Cambogiana è di puro relax e il 28 alle 6 di mattina sono già in aeroporto per il volo che mi riporterà a Bali.
Felice di aver realizzato questo interessante e sognato viaggio tra Malesia e Cambogia, inizio già a pensare sulla prossima destinazione dei miei sogni, che sono tanti!
See you on the next trip!
Anna Maria detta Pic