Limonov: dal libro al film

Molti dicono che vedere un film dopo avere letto un libro è quasi sempre deludente. A me è capitato poche volte, ho sempre cercato di concentrarmi più che sul contenuto dei film sulla forma e secondo me il film Limonov ha una forma strabiliante, audace. Alcuni hanno criticato la narrazione frammentaria e la mancanza di approfondimento su alcuni aspetti chiave della vita del protagonista. La vita di Limonov è stata straordinaria: ha vissuto come un clochard a Parigi, ha lavorato come maggiordomo di un miliardario a Manhattan, è stato un ribelle nei Balcani e infine un dissidente politico in Russia.

Il libro

“Limonov” è un libro scritto da Emmanuel Carrère, pubblicato nel 2011. Si tratta di una biografia romanzata di Eduard Limonov, scrittore, poeta e politico russo noto per la sua vita tumultuosa e le sue posizioni politiche controverse. Il libro segue la vita di Limonov dall’infanzia nell’Unione Sovietica alla sua carriera letteraria e politica. Lo stile narrativo mescola fatti storici con elementi romanzati, è scritto con un tono personale, spesso includendo riflessioni dell’autore su Limonov e su ciò che rappresenta. Limonov è ritratto come un personaggio complesso e contraddittorio, allo stesso tempo affascinante e repellente. Carrère offre uno spaccato sugli eventi storici cruciali, come il crollo dell’Unione Sovietica e le guerre nei Balcani, attraverso gli occhi di Limonov. Con le sue esperienze da esule e da dissidente, rappresenta anche la ricerca di un’identità in un mondo in continuo cambiamento. Il ritratto di Limonov ha sollevato dibattiti sulla moralità e sulla natura del genio e della follia.

“Limonov” è un’opera che va oltre la semplice biografia, esplora temi universali attraverso la vita di un uomo straordinario e controverso. La scrittura di Carrère è accessibile e coinvolgente, offre una prospettiva unica sulla storia recente e sulla condizione umana.

La scrittrice Yasmina Reza, nella sua introduzione alla biografia romanzata di Carrère,  così definisce Limonov: “Eroe che l’ombra, la monotonia dei giorni e i semplici piaceri della vita quotidiana uccidono più di ogni altra malattia. Il personaggio romanzesco che Limonov sogna di essere vuole il rumore, la luce accecante e la frenesia”.

Il film

Come è noto il progetto del film ha vissuto vari passaggi di prese in carico. Dapprima doveva dirigerlo Saverio Costanzo. Poi ha abbandonato il progetto che è stato affidato a Pawel Pawlikowski che, dopo avere scritto una sceneggiatura, ha maturato l’idea di non riuscire ad apprezzare fino in fondo la figura di Limonov. La sceneggiatura è stata utilizzata infine da Kirill Sererennikov.

“Limonov: The Ballad,” ispirato al romanzo biografico di Emmanuel Carrère, racconta la vita tumultuosa del poeta sovietico diventato un personaggio controverso sulla scena politica internazionale. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes nel 2024, dove ha gareggiato per la Palma d’Oro.

Il protagonista è interpretato da Ben Whishaw, con una performance considerata una delle migliori della sua carriera. Nel cast ci sono Sandrine Bonnaire, Viktoria Miroshnichenko, e Louis-Do de Lencquesaing.

Il film ripercorre vari momenti della vita di Limonov, dalla sua vita da clochard a New York fino alla sua controversa carriera politica in Russia, omettendo però alcune parti significative come la sua fondazione del Partito Nazional Bolscevico e il suo supporto ai serbi durante il conflitto in Bosnia.

Il regista, a Cannes, dopo i titoli di coda della prima di Limonov – The Ballad, così ha affermato: «Il cinema non può fermare le guerre. Eppure, sarò forse un romantico, ci credo ancora». L’adattamento dal romanzo di Carrère, ha posto non poche sfide al regista.

«Quando abbiamo iniziato a lavorare al film, nel 2020, non sapevamo che raccontare questa storia sarebbe stato così rilevante» ha affermato in un incontro ristretto con la stampa italiana. «Con Ben Whishaw abbiamo iniziato a lavorare alla figura dello scrittore punk controverso, poi è scoppiata la guerra in Ucraina. Per me è stato un evento molto doloroso, mi ha stravolto la vita, ho lasciato la Russia e anche il film ne è uscito trasformato». Anche l’attore britannico Whishaw, che interpreta Limonov nel film ha affermato: «Quando abbiamo iniziato, il mondo era diverso. Alcuni aspetti del personaggio che prima sembravano affascinati, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina non lo erano più. Ma per me, in quanto attore, era importante non giudicare Limonov, e cercare di capire le sue emozioni».

Io ho apprezzato il libro di Carrère e del film ho amato la musica, la visionarietà, gli improvvisi mutamenti di stile e di ritmo che hanno accompagnato magistralmente i movimenti della vita dello scrittore.

R.

Author: ragaraffa

Blogger per passione e per impegno, ama conoscere e diffondere le voci delle donne che cambiano.  

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