Consigli di lettura 17

Riceviamo da Laura i nuovi consigli di lettura delle lettrici e lettori del gruppo: I Librofagi della IV STAGIONE, Atto 4

  1. Quattro galline, Jackie Polzin, Einaudi, 2022. E’ il primo romanzo di questa autrice che vive nel Minnesota. Parla di una donna e del suo compagno che comprano una casa dove realizzano il loro sogno di avviare un pollaio. Le quattro galline che mettono nel pollaio sono il centro del breve romanzo. Il racconto è al tempo stesso ironico e poetico, ricco di spunti di riflessione sulla vita umana. Carolina
  1. Le bambine non esistono, Stephanie Lebrun e Ukmina Manoori, Edizioni Pienogiorno, 2022. La scrittrice Stephanie Lebrun racconta la storia vera di Ukmina, una donna afgana analfabeta. Secondo un’usanza diffusa in Afghanistan, una famiglia senza figli maschi può crescere una bambina come fosse un bambino. E’ quello che è successo ad Ukmina, che ha potuto vivere un’infanzia libera in quanto “maschio”. Alla pubertà però bisogna tornare agli abiti e al ruolo femminile. Ukmina però non lo accetta e si ribella. Paola
  1. L’animale morente, Philip Roth, Einaudi, 2013. E’ il terzo libro di una trilogia. Il protagonista è un professore universitario di 62 anni che ha giurato di non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno nella sua aula entra una ragazza cubana giovane e bellissima e il professore viene preso da una passione incontrollabile per lei. A questo punto la storia decolla. Ven
  2. gono toccati altri temi, come il rapporto con il figlio e la morte. E’ un libro che può amaro o odiare. Marta

4.Api grigie, Andrei Kurkov, Keller 2023. E’ un romanzo poetico e attuale che parla dell’assurdità della guerra. E’ la storia di dell’apicoltore Sergej e di Paška gli unici abitanti di un villaggio nel Donbass, “zona grigia”, dove soldati ucraini e separatisti filorussi si sparano contro ogni giorno. Sergej vive giorno per giorno con il motto “non sentire niente, non vedere niente” e dedicandosi al benessere delle sue api fino alla primavera quando decide di allontanarsi dalla zona di guerra e di portare con sé le arnie perché le sue api possano sciamare e raccogliere il nettare in tranquillità tra gli splendidi paesaggi dell’Ucraina occidentale e della Crimea.  Laura

  1. Una paga da fame, Barbara Ehrenreich, Feltrinelli 2004. Nel 1998 la giornalista Barbara Ehrenreich decide di fare la stessa vita di milioni di americani che lavorano ogni giorno duramente in cambio di salari modestissimi: per due anni fa la cameriera, la donna delle pulizie, la commessa per cercare di capire meglio cosa c’è dietro le retoriche che invocano la fine dello stato sociale. Rinuncia a utilizzare le sue carte di credito e si mette a cercare lavoro. Da queste sue esperienze, ricava un libro che racconta l’America dei bassi salari, con le sue storie di solidarietà minuta e di grande umanità, ma anche la vita grama di tutti i giorni e gli stratagemmi disperati per sopravvivere. Cristiano
  2. Momenti fatali, Stefan Zweig, Adelphi 2012. E’ una raccolta di quattordici racconti di momenti decisivi nella vita di alcuni personaggi famosi, momenti che spesso hanno influito sulla storia: dalla caduta di Bisanzio, fra urla di turchi e di cristiani, al vagone piombato in cui Lenin attraversa la Germania con destinazione Pietrogrado e la rivoluzione bolscevica; da quell’unico uomo che a Waterloo provoca la disfatta napoleonica (e non è l’Imperatore) alla scoperta del Pacifico; dalle prime parole che corrono lungo un cavo transoceanico nel 1858 al sogno di pace formulato nei quattordici punti del presidente Wilson all’indomani della Grande Guerra. E altro ancora. Francesco
  3. Memorie di una maitresse americana, Nell Kimball, Adelphi, 1990. Nell Kimball, tenutaria di un casino di alta classe a New Orleans, racconta le sue memorie. Con una scrittura irriverente narra di come sia riuscita a fuggire da un piccolo paesino di campagna sino ad arrivare a praticare il mestiere più antico del mondo. Descrive in maniera arguta i vizi e lo squallore della società americana. Gli episodi che si susseguono ci fanno conoscere un lato nascosto della storia dei primi del 900, rivelando, nello stesso momento, le qualità di una donna intelligente e coraggiosa. Paolo

Coup de coeur

Libri

Cristiano: Bazzecole Andanti, del grande e sconosciuto enigmista italiano, sacerdote, Anacleto Bendazzi

Film, serie, spettacoli

Paolo: Anatomia di una caduta, film giallo ancora al cinema, visibile su Netflix a pagamento.

Paola: Archivio storico della televisione svizzera del Canton Ticino (RSI). Offre molti bei film degli anni ’60. Su You tube e su Facebook.

Carolina: Docuserie Pepsi, dov’è il mio Jet? Su Netflix

Luoghi ed eventi

Francesco: Mostra del pittore Anselm Kiefer, alla galleria Lorcan O’Neill, vicolo dei Catinari 3. Fino al 16 marzo ( 06 6889-2980)

Laura: A Napoli, in piazza dei Crociferi 4, è stato da poco aperto il museo dello scultore Jago.

Marta: Ristorante siciliano Tischi Toschi, in via Gadames, quartiere africano. Locale molto piccolo, occorre prenotare.

Ricetta

Le zucchine portate da Paola hanno avuto molto successo, quindi ecco la ricetta.

Zucchine alla moresca

Prendete le zucchine e lavatele e mondatele. Tagliate le zucchine a fettine, possibilmente in maniera diagonale (come si taglia il salame), in modo che le fette vengano più grandi. In una larga padella, aggiungete un filo abbondante d’olio extravergine di oliva ed uno spicchio d’aglio scamiciato. Fatelo rosolare per 4-5 minuti. Poi rimuovete lo spicchio d’aglio dall’olio. Versate le zucchine nell’olio caldo e fatele rosolare lentamente in modo che si friggano in maniera uniforme su entrambe i lati delle fette. Aggiungete un pizzico di sale durante la cottura. Quando le zucchine si saranno cotte, presentando una bella doratura, toglietele dalla padella versandole in una ciotola, insieme all’olio di cottura. Aggiungete alle zucchine, l’uva sultanina precedentemente ammollata, delle foglioline di menta ed i pinoli. Poi irrorate le zucchine alla moresca con il succo di un limone. Mescolate e aggiustate di sale. Poi mettete in frigo e lasciate macerare per almeno 4 ore.

Ed infine un Last-minute (cioè sulla porta di casa)

Cristiano e Carolina: A piazzale Adriatico, il Roof bar fa degli ottimi cocktail. Da non perdere il Negroni al quadrato

Laura

 

 

Author: Patrizia D'Antonio

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