Chi vuole/può ancora unirsi al gruppo della Mars Mira (Marcia della pace)

Riceviamo dal nostro amico Rambaldo e volentieri diffondiamo:

“Tutti conoscono la vicenda di Srebrenica, nella Bosnia divisa, ora in Republica Srspka. Io andrò a fare la Mars Mira (Marcia della pace e della morte) Nezuk (vicino a Tuzla) – Potocari (Srebrenica) fra l’8 e il 10 luglio (circa 110km in 3 giorni) e poi sarò al memoriale di Potocari per l’anniversario del genocidio l’11. Andrò con un gruppo organizzato con Nadja Mujcic, che era la moglie dell’interprete dei caschi blu olandesi e il cui corpo non è mai stato ritrovato. Lei fuggi da Srebrenica nel 1993 coi 3 figli e la madre, andando a stare a Cevo in Val Camonica (Brescia).

Partiremo con un pullmino 9 posti il giovedì 6 luglio, alle 20.00 da Brescia e alle 22.00 da Padova. Ripartiremo da Srebrenica per l’Italia il 15 luglio prestissimo, per arrivare nel pomeriggio in Italia. A Srebrenica, a parte i giorni della marcia, alloggeremo in un villaggio di casette di legno nel bosco in un ambiente naturale straordinario. Il villaggio è stato creato ed è gestito da Irvin, figlio di Nadja, che alcuni anni fa, dopo essersi laureato ed aver vissuto in diverse città europee, è tornato al suo luogo di origine e di nascita. Il suo mezzo di trasporto ora è il cavallo. La figlia maggiore di Nadja si chiama Elvira Mujcic, ora vive a Roma ed è diventata una scrittrice affermata, scrivendo diversi romanzi legati alla sua storia e alla sua terra di origine (Dieci prugne ai fascisti, Elliot, 2017).

Ci sono ancora 2 posti disponibili per il viaggio, la marcia e il soggiorno nella natura veramente incontaminata a due passi dalla Drina. Chi fosse interessato/a o conoscesse qualcuna/o pronto a fare questa esperienza si metta in contatto con me.

Alexander Langer, grande pacifista, ecologista, uomo politico e scrittore altoatesino, si tolse la vita il 3 luglio 1995 dopo aver dichiarato, pochi giorni prima in occasione del Consiglio Europeo di Cannes (26-27 giugno), che l’Europa aveva perso la sua verginità sulla tragedia della Ex-Jugoslavia e soprattutto su Srebrenica. Che sarebbe caduta l’ 11 Luglio successivo nelle mani dei carnefici di Ratko Mladic, che avrebbero dato vita al primo genocidio riconosciuto in Europa dopo il 1945, sterminando quasi 9000 persone di sesso maschile fra i 16 e i 90 anni, di origine musulmana (anche se molti di essi non erano mai entrati in una moschea, essendo comunisti jugoslavi).

Ora sono passati 28 anni da quella tragedia e la situazione è ancora drammatica e a rischio di esplosione, dato che la Serbia, pur essendo nel percorso per entrare nell’Unione Europea (dove sono già entrate Slovenia e Croazia), si è avvicinata sempre più alla Russia di Putin e alla Cina, e ha tutto l’interesse che lo stato Bosniaco sparisca e sia spartito fra Serbia e Croazia.
Le ultime fortissime tensioni nel Kosovo, con gli scontri violenti nel nord fra i serbi (che sono maggioranza in quell’area) e i militari del KFOR (NATO), con diversi italiani feriti, e con la presenza riscontrata di mercenari di Wagner, dimostra che c’è l’intenzione di far esplodere di nuovo la polveriera balcanica.
La Bosnia (e con lei l’Albania) negli ultimi 20 anni ha sempre visto respinte le sue richieste di adesione all’Unione Europea, soprattutto per il veto dello stato francese e della sua islamofobia.
Il paese che ha per capitale Sarajevo, la città multietnica per antonomasia, rischia di ri-esplodere trascinando nel caos l’intera Europa,.
Partecipare a questa marcia è un gesto molto forte, oltre che di memoria e solidarietà, di pace e fratellanza fra i popoli d’Europa. E per cercare di aiutare a prevenire ulteriori tragedie.”

Grazie Rambaldo per averci trasmesso questo importante messaggio che condividiamo sperando di dare così opportunità a qualche lettrice/lettore  di partecipare e/o di riflettere su questa storia sempre più dimenticata.

P.

Author: Patrizia D'Antonio

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