A Roma c’è un museo particolare, Il Museo delle Illusioni, un’attrazione interattiva che offre esperienze visive e sensoriali uniche. Situato in via Merulana, al centro della città, il museo presenta una serie di installazioni ed esposizioni che giocano con la percezione e la prospettiva.
Le Illusioni fotografiche confondono la mente e creano la falsa percezione di cose che in realtà non esistono Al Museo delle Illusioni niente è come sembra. Ci sono Immagini sconcertanti che cercano di ingannarti, confondendo gli occhi e la mente. Queste illusioni ci ricordano che i nostri sensi sono imperfetti e che la nostra percezione del mondo è spesso distorta o illusoria.
In questa immagine, se si prova a fissare la griglia cercando di contare i puntini non si riuscirà a farli stare fermi, i puntini sembreranno sparire e riapparire rapidamente. Ciò avviene per un fenomeno neurologico chiamato inibizione laterale.
I due segmenti sembrerebbero diversi, in realtà, se li si misura, sono perfettamente identici.
Questa immagine rappresenta un muro rivestito da una fila di piastrelle. Se le si osserva, le piastrelle sembrano inclinate, in realtà sono perfettamente orizzontali e parallele.
Gli ologrammi sono immagini che creano l’illusione di una figura tridimensionale. In realtà incontriamo gli ologrammi ogni giorno, nella loro forma semplificata, su banconote o carte di credito. Al Museo delle Illusioni ho trovato una collezione di ologrammi davvero particolare con immagini che scompaiono senza ragione e che saltano fuori dalla loro cornice.
All’interno del Museo delle Illusioni di Roma, si trovano una varietà di stanze e ambienti che creano illusioni ottiche, sfidano la gravità e ingannano i sensi. Particolare è la Sedia di Beuchet
dove la grandezza percepita di una persona è influenzata dal contesto nel quale si trova.
Nel Museo si gioca di continuo immergendosi in opere d’arte tridimensionali, camminando su pareti inclinate, sperimentando l’effetto del vuoto. Ci sono stanze che sembrano completamente inclinate, ma in realtà sono costruite per creare l’illusione di una prospettiva distorta.
Una delle attrazioni principali del museo è la sala degli specchi, dove gli specchi disposti in modo strategico creano riflessi e illusioni ottiche incredibili.
Qui la testa sembra staccata, in realtà c’è un foro sul muro che nasconde il resto del corpo
Nel vortex tunnel, la testa gira talmente tanto da farci sentire come mancare la terra sotto i piedi. Per non cadere è importante lasciarsi andare, anche se sembra quasi impossibile rimanere in piedi in equilibrio mentre si percorre una passerella attraverso un cilindro rotante.
La stanza anti gravità scuote la nostra fede nelle leggi della fisica poiché il nostro cervello e i nostri occhi traggono conclusioni contrastanti a proposito del fatto che ci si trovi su una superficie piana o inclinata.
C’è anche un pozzo senza fondo che sembra trascinare i visitatori nell’ignoto.
Attraverso il caleidoscopio siamo entrate in un fantastico mondo di forme e colori in continuo mutamento! I motivi psichedelici di quest’attrazione sono stati creati direttamente da noi che ci siamo riflesse negli infiniti specchi.
Esperienza interessante quella del tavolo dei cloni. Questa illusione ti invita a sederti al tavolo con cinque cloni di te stesso. Quello che sembra essere un grande tavolo rotondo è in realtà una piccola porzione di cerchio di 60 gradi d’ampiezza che si riflette abilmente al fine di realizzare l’illusione. Non appena Giulia si è messa seduta, è stata subito circondata da cinque suoi cloni. Chi è la più bella? Difficile scegliere!
Il vaso di Rubin è una famosa illusione ottica sviluppata intorno al1915 dallo psicologo danese Edgar Rubin. Sembrerebbe un vaso portafiori ma, nel momento in cui ti si rivelano le facce, si cambia idea, poi si è richiamati dall’illusione dei volti concavi. Il bisogno di individuare i volti è così profondamente radicato in noi che tendiamo a percepire come convesse e tridimensionali le superfici concave di quest’installazione con il risultato che i visi ci appaiono a tutto tondo. Mentre guardiamo i volti, non importa da quale angolazione, sembra che ci seguano.
Poi, c’è l’installazione del giradischi…Quando i dischi vengono fatti girare, i cerchi concentrici in bianco e nero disegnati sulla loro superficie creano illusioni ottiche in movimento dall’effetto davvero ipnotico.
L’illusione del Cilindro Ambiguo crea una speciale figura geometrica, che a seconda del nostro punto di vista ci appare come un quadrato o come un cilindro. Un oggetto è posto in una scatola davanti ad uno specchio in modo che possa essere visto da due lati opposti contemporaneamente. Io ho provato a ruotare l’oggetto di 180 gradi spostando la maniglia prima a sinistra, poi Giulia l’ha girata verso destra. Il mutamento della forma ha messo a dura prova la logica di Giulia e la mia comprensione della realtà.
Il sole in questa immagine, sembra pulsare. Se si fissa troppo a lungo si resta ipnotizzati
Il Bastoncino insidioso ha giocato con la nostra percezione dello spazio. Il bastoncino è fisso su un disco orizzontale che ruota in modo tale che il bastoncino incontri una fessura curva in una piastra verticale durante il suo percorso. Noi eravamo certe che il bastoncino non potesse passare attraverso la fessura, ma l’installazione ci ha dimostrato che, grazie ad una ben studiata geometria il bastoncino può attraversarla senza la minima difficoltà.
Alla fine del giro eravamo frastornate e abbiamo messo qualche minuto per ricomporci ed uscire. Il Museo può coinvolgere noi ‘donneconlozaino’ e i visitatori di tutte le età.
R.