Case in afFido

Ludovica, Roma, Londra, Norimberga, Erlangen, Monaco, Ferragudo (Portogallo), Orvieto, dovunque c’è un ‘pet’ da accudire

Amate viaggiare ma non potete permettervelo quanto vorreste? Amate gli animali e prendervene cura? Vi piacerebbe vivere per un periodo come ‘un locale’? Tutto questo è possibile: molte persone che amano gli animali ed i viaggi cercano ospiti affidabili a cui consegnare home&pet durante i loro spostamenti. Ho parlato di questo modo di viaggiare con la mia amica Ludovica che mi ha raccontato delle sue esperienze di catsitter o dogsitter e delle varie proposte interessanti che le sono capitate da quando si è iscritta su un sito specializzato. Ecco cosa sostiene:

Utilizzo da anni una piattaforma che mette in contatto persone pronte a scambiarsi il favore di occuparsi degli animali degli altri. Naturalmente il servizio può anche avvenire unilateralmente. Questo sito permette di viaggiare in modo diverso, visitare posti nuovi occupandosi di cani, gatti, cavalli, conigli o altri animali che vivono nel luogo dove si è ospitati. È uno scambio basato su una reciproca fiducia: chi affida la propria casa e il proprio animale domestico affida un pezzo di cuore. Impossibile quindi disattendere questa fiducia, l’amore per gli animali e il rispetto per la casa altrui fa sì che questo scambio si realizzi sempre con successo.

Ludovica mi invia delle foto di un castello e di un meraviglioso cane. Scrive di essere molto felice di aver accettato la proposta di Jody, un’americana che vive da vent’anni in una magnifica maison vicino Chantilly con tanto di parco e foresta annessa dove Dixie, la sua goldenretriver, scorrazza beata. Ecco il racconto di Ludovica al ritorno:

Avevo ricevuto l’invito di Jody tramite il sito abituale: Mi chiedeva di accudire il “pet” della famiglia, una dolcissima cagnolona, alloggiando in una bellissima casa con parco più uso macchina in Val d’Oise. Jody  è venuta a prendere me e mia sorella all’aeroporto di Beauvais, ci ha accolto con affetto e simpatia. Abbiamo cenato insieme nella sua casa da favola. Ci ha poi dato tutte le istruzioni e consegnato le chiavi di casa e della macchina. Già dalla mattina seguente, dopo aver fatto una lunghissima passeggiata con Dixie, mia sorella ed io ci siamo avventurate nella valle dell’Oise per scoprire luoghi meravigliosi. A fine pomeriggio tornavamo per fare un’altra passeggiata con il cane per poi rientrare a casa, stanche ma pronte a programmare il giorno successivo!

Per una settimana Ludovica si è sentita un po’ turista e un po’ ‘di casa’ vivendo appieno le possibilità del luogo e scoprendo tutto quello che il solo lato turistico non le avrebbe permesso: la boulangerie-patisserie locale, il café e la brocante del villaggio, le visite nelle città vicine, Senlis, Ermenonville e, naturalmente, il famoso castello di Chantilly:

Quello che mi è piaciuto di più? Il ‘domaine di Chaalis’. C’è l’Abbazia reale del XIII secolo con affreschi del Rinascimento, il roseto ed un parco protetto con alberi pluricentenari, progettato dal cardinale d’Este, creatore dei Giardini di Tivoli.

Ludovica ha iniziato a viaggiare nel ruolo di petsitter qualche anno fa dopo avere convinto il marito Roberto che all’inizio pensava fosse una follia. Alla fine dello splendido soggiorno a Saintes vicino a Bordeaux, con Ludo e Toto, i gatti padroni della casa a loro affidata, Roberto l’ha ringraziata. Soggiornare nella casa delle persone che l’affidano significa acquisire non solo la loro dimora ed i loro animali domestici ma anche i loro vicini, il mercato vicino, le gite e le visite dei luoghi limitrofi, insomma è tutto un mondo da scoprire in modo autentico. Se viaggiare curando gli animali è diventato per Ludovica un canale privilegiato per ‘vivere vite diverse’, nel corso degli anni ha davvero vissuto esistenze varie cambiando Paesi, lingue e relazioni:

Ho iniziato a viaggiare come ragazza ‘au pair’ a Londra per perfezionare la lingua. Sono poi rimasta in Inghilterra quasi quattro anni; lavoravo in Bond street da Ferragamo. L’esperienza londinese mi ha molto divertito ma poi, pronta ad abbracciare nuove avventure e avendo sempre il ‘pallino’ di spostarmi, ho deciso di partire per Norimberga. Mi ero innamorata di un ragazzo tedesco poi diventato mio marito e con il quale ho viaggiato in Tailandia, nel Nord Africa e in altri posti. Ho imparato il tedesco e ho completato gli studi alla scuola di interpretariato a Erlangen; incominciai poi  a lavorare per ditte tedesche.

In seguito Ludovica si trasferisce ancora, a Monaco di Baviera, ricostruisce una nuova vita con un nuovo marito e un nuovo lavoro; nel frattempo nasce sua figlia Bianca ma la relazione matrimoniale si deteriora e lei riparte di nuovo:

A quel punto, reduce da un divorzio devastante dal punto di vista psicologico ed economico, dopo diciassette anni all’estero, ho deciso di rientrare con mia figlia in Italia e ricominciare una nuova vita, da zero. Ho iniziato mettendo a frutto le due lingue acquisite, ho lavorato nel centro internazionale medico a Roma, ho preso una casa e ho iniziato la mia vita romana.

Dopo quattro anni Ludovica incontra Roberto e si trasferisce a Orvieto dove apre un negozio di abbigliamento. Ma il desiderio di ricominciare altrove si fa sentire e, insieme al marito e alla figlia, coglie l’occasione di partire per il Portogallo con alcuni amici con i quali apre un ristorante:

Il ristorante era sul mare, a Ferragudo in Algarve, in un posto meraviglioso; avevo lasciato una commessa a gestire il negozio a Orvieto e trasferito Bianca dalla scuola italiana a quella inglese locale. Il lavoro era duro ma ci divertivamo e avevamo la possibilità di ammirare la bellezza del Paese e conoscere la gente del luogo compresa la comunità brasiliana che viveva e lavorava sul posto. Purtroppo i nostri amici non riuscivano ad integrarsi; gli pesava stare all’estero e si sono ritirati. Noi abbiamo continuato per un anno da soli ma poi era troppo impegnativo, così abbiamo ceduto. L’esperienza è stata comunque arricchente; abbiamo conosciuto nuove forme di colonizzazione: terre spianate per fare campi da golf per la comunità inglese che vive in Algarve, impiegando la manodopera brasiliana, i portoghesi dallo sguardo a volte triste e rassegnato: un interessante spaccato di mondo alla periferia dell’Europa.

Ludovica torna ad Orvieto con la famiglia e decide di occuparsi di un B&B; nel frattempo la figlia completa gli studi e parte per lavorare a Milano. È il tempo dei viaggi da petsitter; parte regolarmente a trovare la figlia alla quale ha trasmesso la curiosità e l’amore per il viaggio. Ha sempre reso partecipe Bianca delle scelte e degli spostamenti che comportavano:

A volte sento donne che hanno rinunciato alla loro professione per non spostare i figli; sono sicura invece che per loro è un beneficio se lo si fa trasmettendo la gioia e l’arricchimento invece che la perdita.

Quando sono tornata dal Portogallo mi portavo dietro la delusione dell’epilogo, mi crucciavo  di non aver saputo valutare le persone con cui avevo scelto di condividere quell’avventura. Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con la filosofia buddista ed è stata una rivoluzione per me. Anche dopo la perdita di Roberto la pratica mi ha aiutato a superare un periodo triste mantenendo la forza e l’equilibrio per superare il dolore. Il buddismo permette di creare valore in ciò che ci accade, dargli un senso traendone insegnamento. Spinge a non rimanere fermi ma a credere in se stessi e nelle possibilità che si aprono. Porta a un’etica della responsabilità perché se cambi tu e il modo di vedere cambia anche il mondo intorno a te: ti prendi la responsabilità di tutto il possibile perché molto dipende dalla tua forza e dal tuo carisma, dal tuo modo di approcciare la realtà e le relazioni. L’idea alla base è che siamo tutti in una rete e se tu stai bene ma l’altro sta male la ricaduta può essere negativa per tutti.

Chiedo a Ludovica quale sia il suo prossimo progetto di viaggio:

L’ho già concordato con Dean e Majory, una coppia di americani che si sono trasferiti a Parigi circa tre anni fa dal Vermont: era il loro sogno della pensione. Mi hanno cercato per accudire i loro tre gatti americani: Griffi, Lil e Camille. Abitano vicino alla Torre Eiffel, nel quartiere chic della Ville Lumière dove resterò venti giorni; conto di incontrarti per passeggiare e immergermi nella vita parigina, verrai a trovarmi? Viaggi e gatti sono uno splendido sodalizio, n’est pas?

P.

Author: Patrizia D'Antonio

Blogger, writer, teacher, traveller...what more? I love to meet and share with people. In my spare time I like reading, swimmming, cycling, listening and playing music . I was born in Rome but I live in Paris  

2 Replies to “Case in afFido”

  1. Elisabetta says: 04/12/2023 at 11:55 am

    Buongiorno ho letto con molto piacere la storia di Ludovica di Case in Affitto accudendo animali ! Mi ha colpito molto il suo racconto! Lei e’ una donna affascinante dalle mille avventure quello che piace a me. Sono contenta di far parte di donne con li zaino e leggere le vostre avventure,presto vi racconterò la mia. Elisabetta

    1. Patrizia D'Antonio says: 05/12/2023 at 5:47 pm

      aspettiamo con piacere! Grazie del riscontro!

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