Lo scorso anno una donnaconlozaino conosciuta a Bari ha partecipato al nostro blog con il racconto toccante di una tragica esperienza vissuta in prima persona. Anna Rita è riuscita a ricostruire la sua esistenza attraverso un intenso lavoro di volontariato presso alcune associazioni di Bari. Appassionata di scrittura, ha pubblicato vari racconti e poesie. Qualche mese fa mi ha chiesto di partecipare ad un crowdfunding che le permettesse di pubblicare un libro di racconti per l’associazione di Brescia “Pesciolino rosso”. Conoscendo il suo impegno con i bambini, ero sicura che i racconti fossero imperniati su storie naif per l’infanzia e, non appena ho potuto, ho preso il libro in mano per scegliere alcuni brani da leggere alla mia nipotina nei racconti serali che le conciliano il sonno.
Ho cominciato a leggere e ho pensato che mia nipote dovrà aspettare qualche anno per ascoltare tali storie:davanti a me si è snocciolata una lunga serie di racconti dove le donne, protagoniste, hanno vissuto esperienze davvero al limite: Diomira, novella Caina apre la carrellata di racconti, lo chiude una viaggiatrice smemorata. In mezzo tante altre: Stella Lidia, Ophelia… Tutte sono accomunate da un destino bizzarro, spesso crudele.
Sono storie inquietanti, senza sconti, come la vita.
Il libro mi ha spiazzato, Anna Rita mi ha spiazzato e come ogni volta che le cose appaiono diverse da come me le ero immaginate, ho apprezzato il libro e la donna che lo ha scritto. L’autrice è riuscita a fondere vari aspetti dell’esistenza, differenti vite e percorsi. Ha raccontato la vita degli altri senza addolcirla, una spettatrice attenta che ha saputo descrivere gli stati d’animo più oscuri dell’animo umano. Ma la letteratura dovrebbe essere così sempre, non necessariamente consolatoria.
Perché qualcosa nel niente? Racconta Anna Rita:
Amo notare quei particolari che nessuno nota, oso guardare lo spiraglio da una finestra serrata, con assurda ostinazione. Perché i bicchieri per me sono sempre mezzi pieni e noto le sfumature anche di una stanza grigia.
Nelle storie di Anna Rita si perde, si vince , ci si trasforma, si resta uguali, ma sempre si pianta un seme, si innesca una miccia, è li quel qualcosa nel niente…
