
Mi chiamo Anna Rita, ho 43 anni e vivo a Bari. Da quando mi sono diplomata ho lavorato come impiegata contabile, ma nel tempo libero le mie passioni sono sempre state la lettura, la scrittura e il disegno. Un giorno, seguo un corso per imparare l’arte del pannolenci e scopro quanto mi piaccia realizzare piccoli pupazzetti ispirati dai disegni dei bambini o manufatti utili. Inizio a realizzarne decine e decido di offrile in dono per un progetto solidale, grazie al quale sarà pagato lo stipendio di un maestro in un campo profughi in Siria e verranno donati dei libri agli alunni.
Dopo il successo di questa esperienza apro e gestisco una pagina su Facebook dove pubblico le mie realizzazioni. Nel frattempo, nasce la mia bambina Arianna, in silenzio… Ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa, di dare un senso al dolore che mi soffoca. Dopo due mesi dal lutto, mi iscrivo come volontaria a due associazioni di volontariato: una si occupa di sostenere famiglie in difficoltà economica e l’altra di letture negli ospedali pediatrici. Mi si spalanca un mondo. Aiutando nel mio piccolo coloro che soffrono, il mio dolore si attenua. Nel frattempo continuo a realizzare pupazzetti, invito a inviarmi i disegni dei bambini e decido di acquistare con i piccoli guadagni dei libricini, che noi volontari doniamo ai bambini durante le letture in ospedale. L’iniziativa piace. Accompagno i libricini con delle marionette in pannolenci o segnalibri in acquerello. La scorta di libri da donare cresce e con il mio zainetto ricolmo di libri, mi avvio al policlinico colma di gioia.
I libri iniziano ad essere tanti, così penso anche ai bambini seguiti dall’altra associazione di cui sono volontaria, e porto sempre con il mio zainetto, decine di testi che vengono consegnati , assieme alla spesa alimentare e ai beni di prima necessità, dai meravigliosi volontari che seguono le famiglie.
Ad oggi, grazie alle mie realizzazioni e a coloro che si sono fidati di me, chiedendomi di realizzare qualcosa con le mie mani, sono riuscita a distribuire, con il contributo di tutti i volontari, centinaia di libri a bambini e ragazzi.
Creare oggetti o acquerelli e donare libri mi fa stare bene. Mi regala un un entusiasmo che credevo, dopo la perdita di mia figlia, di non provare più. Offrire un libro per me ha un significato profondo. Vuol dire consegnare un’opportunità. Io li chiamo semi di amore. Spero che qua e là, crescano variopinti fiori.
Anna Rita Lisco
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Magnifico il tuo lavoro e la tua opera, Anna Rita! Creativo, generoso e terapeutico per i bambini e soddisfacente per te. Immagino la gioia che vivono quei bimbi quando ricevono il bambolino e l’allegria che sente chi ha fatto il disegno! Complimenti!