Gloria ha già scritto per noi donneconlozaino, la sua esperienza con il basso:
https://donneconlozaino.org/2020/08/15/donne-che-amano-il-basso//
e poi ci ha parlato di viaggi sognati e intrapresi, a volte non conclusi:
https://donneconlozaino.org/2021/06/13/il-mio-afghanistan-sognato//
Oggi ci regala un pezzo della sua storia di amante della musica:
La cosa che ricordo di quella sera di maggio 1972 è la grande distesa di persone in un tramonto lunghissimo sulle colline di Villa Pamphili che guardavano la grande pianura in fondo, dove piccolo come un francobollo si intuiva il palco. Io, a “rimorchio” di mio fratello maggiore, come quel maggio di quattro anni prima quando a 10 anni ebbi il privilegio di assistere a uno dei due concerti di Jimi Hendrix al Brancaccio di Roma scortata da mia madre (maggio è un mese propizio per la grande musica!!!). Un po’ più cosciente e consapevole rispetto all’evento del 1968 mi accodo alla comitiva dei ragazzi “grandi”, appena adolescente e intimidita ma con una grande voglia di partecipare … non ricordo un suono o un gruppo preciso ma una immensa onda emotiva e fisica che mi invade, che ci invade. Un mare di persone, una comunità che si muove come una cosa sola, una “rete” ante litteram. Un ricordo rimasto sopito ma presente dietro ai miei occhi e la storia di quegli anni, di quel grande cambiamento che stava avvenendo e a cui io, anche se piccolina, avevo partecipato, mi ha lasciato nel corso degli anni una grande voglia di approfondimento. Ho continuato a pensare a quel modo di fare musica che aveva caratterizzato tutta la mia adolescenza e giovinezza e condizionato anche i miei anni successivi, lasciandomi legata all’idea che musica e partecipazione andassero sempre di pari passo. Ho cantato, ho ballato, ho imparato, anche se in modo dilettantistico, a suonare qualche strumento in fondo grazie anche a quella marea impressa nei miei ricordi. Chi può dire cosa condiziona poi il tuo essere adulto? Nel mio caso in buona parte le influenze di quegli anni ‘70, fatti di musica, speranza e sicurezza che il mondo potesse cambiare, hanno determinato la mia coscienza e il mio modo di essere successivo. Mi è sempre rimasta la voglia di ordinare e di mettere in fila quei ricordi molto confusi, fatti di sensazioni ma non di molti riferimenti storici. Da qui la decisione, dettata anche dalla mia professione/passione di archivista storico, di scrivere un excursus che riguardasse l’esplosione della musica a Roma nei primi anni ’70 fatto sì di sensazioni e suggestioni ma anche di testimonianze tratte principalmente dallo spoglio di giornali e riviste di questi anni. Il lavoro per ora fa parte del libro per le scuole “Comprendere il ‘900 : percorsi e strumenti di ricerca” del 2012 pubblicato dalla FNISM in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, ma vorrei ampliarlo e riuscire a proporlo come monografia unica perché l’argomento merita ancora un maggiore approfondimento. Buona lettura a tutti i “figli dei fiori” che si riconosceranno in quelle immagini ma anche ai figli dei figli dei fiori che si identificheranno in quei sentimenti generazionali e universali nello stesso tempo che travalicano tempi e frontiere.
Gloria Ludovisi
A seguire il prezioso file donatoci da Gloria per ripensare a quegli anni, senza glorificarli né rimpiangerli troppo, solo per riassaporare con lei un’epoca d’oro che speriamo si possa ripetere ancora