Lo scorso anno avevo parlato nell’articolo https://donneconlozaino.org/2020/06/21/festa-destate/ della bella esperienza di un condominio di Bari dove la presenza di un orto urbano ha unito un gruppo di cittadini per coltivare la terra e stabilire relazioni. Lo spazio dell’orto si è abbellito quest’anno di nuove iniziative, è sopravvissuto alla pandemia incuriosendo e avvicinando anche i più riottosi alla cura del giardino.
Ieri un gruppo di studiosi dell’ambiente provenienti da Spalato, in Croazia (giovani architetti ed ingegneri interessati alla biosostenibilità), sono stati accompagnati da una giovane architetto, Antonella Milano, consulente esterna del Comune di Bari per il progetto Rigenerazioni Creative, una pregevole iniziativa finanziata con fondi europei, a visitare Ortodomingo . L’Orto è uno dei tredici spazi pubblici di Bari oggetto di intervento di rigenerazione urbana dal basso ed attività di partecipazione e cittadinanza attiva. Antonella ha l’animo da vera viaggiatrice, ha vissuto a lungo a Madrid prima di tornare a Trani, dove è nata, e ha tradotto in modo spontaneo e gioioso le spiegazioni di Enrica facendo da interprete non solo dall’italiano all’inglese ma trasmettendo emozioni e colori in modo puntuale. I giovani croati hanno osservato, ammirato, fatto domande e si sono incuriositi per la storia della brigantessa che ha dato il nome ad una parte di orto, per le viti , i kiwi ed i girasoli, per le manifestazioni di solidarietà dei partecipanti alla gestione dell’orto che condividono arnesi da lavoro, semi, raccolti e racconti. L’orto si distingue infatti anche per le manifestazioni, gli spettacoli, i laboratori, la biblioteca e le canzoni delle sere d’estate tra panzerotti, focacce e, ovviamente, l’immancabile birra.
È il giorno precedente la notte di san Giovanni. Enrica mi ricorda che raccogliere oggi le foglie di erbe e, tra esse, soprattutto l’iperico, produca un’acqua piena di mirabilie.
Infatti, secondo la tradizione, il 23 giugno si raccolgono erbe aromatiche, piante spontanee e fiori. Quanto raccolto va immerso in una bacinella con dell’acqua ed esposto alla luce della luna. Quando arriva il giorno si utilizza quest’acqua per lavarsi mani e viso in segno di rinnovamento e per propiziare la fortuna.Io ci provo, chissà che l’acqua profumata non mi faccia volare come le streghe in questa rovente notte magica barese.
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Raffaella ed Enrica