Scoprire l’artigianato in Iran

La nostra amica donnaconlozaino Naghmeh, grande viaggiatrice nel suo paese natio, l’Iran, oltre che autrice dell’impresa “mezza Italia in bicicletta” e di altri viaggi nel mondo, ci manda un interessantissimo articolo sull’arte della tessitura tradizionale iraniana. Perché viaggiare è anche scoprire le arti e le tecniche dei popoli; in questo caso si parla della millenaria arte della tessitura, quasi ovunque privilegio delle donne, forse ancor prima del mito di Aracne…Leggiamo con piacere e ammiriamo le foto ed i video presi durante i suoi viaggi.

P.

Da quando ho cominciato a viaggiare in luoghi sperduti, ho scoperto un mondo che è difficile conoscere nelle città grandi: il mondo degli artigiani. Ormai infatti, nei mercati grandi e nei centri commerciali, è sempre più difficile trovare oggetti e prodotti realizzati a mano. Sicuramente questo fenomeno non riguarda solamente l’Iran. Non posso parlare qui di tutto ciò che ho scoperto sul mondo dell’artigianato iraniano, perché come ho detto prima è un mondo vasto e variegato. Ci sono tante materie prime che usano gli artigiani per produrre la loro arte come il rame, il legno, la pietra, il cotone e tanto altro, materiali che in ciascun luogo viene lavorato in una maniera differente. Gli esempi più conosciuti sono il tappeto persiano, il Khatamkari, la toreuta, la terracotta, ecc.

Vorrei parlarvi dell’arte tessile di cui, circa un anno fa, io e mio marito abbiamo organizzato una mostra a Roma. Anche l’arte tessile è di per sé un mondo infinito. Ci sono tantissime forme differenti di tessuti iraniani che in ogni regione cambiano la forma, ognuno dei quali ha la sua storia. In questa mostra noi ci siamo concentrati specificamente su tre arti: Kilim, Qalamkari e Karbafi. Proverò a spiegare brevemente ognuno di queste arti:

Kilim

Il Kilim è un tappeto senza pelo e anche molto più leggero. Per questo motivo è un’arte molto amata dai nomadi, perché come ho detto è più leggero ed è più facile portarlo durante gli spostamenti stagionali. Ogni tribù usa i suoi colori e storicamente ha i suoi disegni. Secondo la tradizione i colori sono naturali ed ogni disegno raffigura i simboli importanti per la tribù come un animale o un albero (il cammello o la pecora, il cedro o il melograno). Anche le materie prime sono differenti da tribù a tribù. Si usano il cotone e la lana e, nei casi più speciali, la seta. Normalmente i kilim vengono realizzati dalle donne di ogni famiglia che imparano da piccole la tecnica della tessitura Tra i kilim più pregiati ci sono i Qashqai, Sirjani e Balouch. Nei nostri viaggi, diverse volte sono stata dai nomadi Qashqai e ho potuto ammirare la procedura di realizzazione dei kilim.

Qalamkari

Storicamente il Qalamkari è l’arte tessile più antica, anche più del tappeto. Si tratta dell’arte di disegnare e stampare sul tessuto. Quando non si sapeva ancora tessere dei disegni, si producevano tessuti semplicemente bianchi e poi si disegnavano o stampavano sopra motivi o disegni. Durante il regno dei Safavidi, quando Isfahan era la capitale dell’Iran, quest’arte ha vissuto il suo massimo splendore ed è stata usata anche per i vestiti dei nobili. Ancora oggi Isfahan è il centro di produzione di Qalamkari e gli artigiani usano ancora i metodi tradizionali per realizzarli.

Sono sempre stata curiosa di sapere come sono fatti questi tessuti. Per questo motivo, abbiamo fatto un viaggio a Isfahan e abbiamo cercato gli artigiani padroni di quest’arte. Alla fine siamo riusciti a vedere il processo in tutte le sue fasi e registrare alcuni video per ricordare questa scena spettacolare.

Karbafi

Quest’arte è nata nel centro dell’Iran, nei dintorni della città antica di Yazd ed ha più di 800 anni di storia. Il Karbafi è un tessuto totalmente di cotone ed è proprio questo che rende ancora più interessante quest’arte, perché geograficamente parlando, Yazd è situato in mezzo al deserto: coltivare il cotone in quella terra è già un’arte di per sé. Tradizionalmente Karbafi come Kilim sono arti riservate alle donne. Questo tessuto oggi ha la forma di una sciarpa ma prima poteva avere diverse forme e aveva una qualità talmente alta che si esportava anche in Cina. Oggi purtroppo nei mercati locali non si trovano più i Karbafi autentici ma solamente i tessuti cinesi. Per me, è stato molto interessante vedere le donne tessere i Karbafi nelle loro case: ero contenta di constatare che alcune di loro tengono ancora in vita quest’arte.

Naghemeh

Author: Patrizia D'Antonio

Blogger, writer, teacher, traveller...what more? I love to meet and share with people. In my spare time I like reading, swimmming, cycling, listening and playing music . I was born in Rome but I live in Paris  

5 Replies to “Scoprire l’artigianato in Iran”

  1. brisa scarpati says: 27/12/2020 at 4:03 pm

    Mia madre , che ho perduto un anno fa , era tessitrice, Aveva avuto un laboratorio insieme ad altre donne alla fine degli anni 60 ` ed ha partecipato a moltissime mostre di artigianato in Italia tra cui la famosa mostra di artigainato di FIrenze. A noi figlie ha lasciato i suoi telai e mia sorella piccola ha ereditato la sua passione e la sua bravura. Leggere questo articolo e´ stato quindi non solo interessante per conoscere la cultura e la tradizione iraniana ma soprattutto e´ stato un occasione per viaggiare nelle emozioni e nel passato.
    Grazie ancora alle donne con lo zaino !
    Brisa

    1. ragaraffa says: 30/12/2020 at 6:20 pm

      grazie, mi piacerebbe molto che scrivessi di lei, di sicuro sarà stata una persona eccezionale!

  2. mhicsuntleones says: 14/01/2021 at 10:45 am

    Complimenti per aver approfondito così tanto quest’antica arte. Questa ricerca di particolari così minuziosa denota un occhio attento ma soprattutto una grande passione.
    E’ un piacere averti letto, anche io adoro “fare viaggi” nei viaggi. Continuerò a leggerti.

    1. ragaraffa says: 14/01/2021 at 12:21 pm

      grazie, anche noi “donneconlozaino” visiteremo il tuo interessante blog

    2. ragaraffa says: 14/01/2021 at 12:22 pm

      grazie, anche noi visiteremo il tuo blog

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