Tra luoghi reali e immaginari

Da bambina, immaginavo storie fantastiche che proiettavo con la mente sulla parete bianca di fronte al mio letto: vedevo draghi, principesse e luoghi meravigliosi che animavano storie avvincenti. Le immagini colorate in movimento erano il mio cinema privato e il mio modo speciale di viaggiare. Appena sono stata in grado di scrivere, le storie si sono trasferite sulla pagina. Da allora non ho mai smesso di viaggiare, attraverso l’immaginazione e nella realtà. Perché i viaggi sono storie in cui incontriamo idee e persone. Sono situazioni da cui imparare nuove cose. Sono occasioni che non possiamo perdere. Anche nel mio lavoro come direttrice del programma di lingua di italiano e francese al Dartmouth College, emerge la mia passione per la letteratura, il cinema, e le loro molteplici storie. Credo che se siamo innamorati del viaggio, viaggiamo anche quando siamo fermi, pronti a cambiare e a trasformarci.

Così Tania spiega l’origine della sua passione per il viaggio che immagina come un portale in grado di aprire passaggi esistenziali. Originaria di Locorotondo, di madre romana e padre barese, Tania è cresciuta a Milano ma si sente apolide e sempre in between tra un luogo e l’altro, soprattutto dopo aver attraversato l’Atlantico per iniziare una nuova vita. Il viaggio più significativo l’ha compiuto quando ha deciso di lasciare un lavoro sicuro in Italia per partire per gli Stati Uniti, con i suoi due bambini di otto e undici anni, per ottenere un dottorato in studi italiani all’Università del Wisconsin. Tania ha cambiato cinque città e quattro stati negli USA, una buona media anche per gli americani.

Ho ricominciato a studiare e mi sono trovata a essere una “non conventional student” – racconta Tania. Insieme a dottorandi più giovani di me, superando sfide e difficoltà, studiando fino a notte fonda, e confrontandomi con nuove norme culturali, ho provato a me stessa che partire, lasciare ciò che conoscevo per un futuro incerto era possibile. Perché viaggiare è anche reinventarsi un po’ ogni giorno. Perché l’ho fatto? Soprattutto per curiosità, desiderio di scoperta, e di rimettermi in gioco offrendo a me stessa e ai miei figli nuove opportunità. Partire per me significa scoprire; e il cammino è sempre più importante della meta. Ciò che conta sono gli incontri, ciò che si apprende, come si cambia. Non quello che si raggiunge o quello che si perde lungo la strada.

Tania è una flâneuse della vita perché nello spostarsi e percorrere nuovi cammini è aperta alle scoperte, anche quelle inaspettate e non programmate. Non si limita a guardare ciò che la circonda ma cerca di vederlo con un occhio capace di cogliere la bellezza, attraverso uno sguardo attento e curioso. “La curiosità e l’apertura al nuovo sono alla base del viaggio” – spiega Tania. “Se viaggiamo senza curiosità torneremo uguali a come eravamo quando siamo partiti. E allora, perché viaggiare?” Per Tania il viaggio è uno stato mentale. Ammette di essere in viaggio anche quando è ferma, sempre impegnata in progetti, idee, sogni, desideri e piani per ciò che potrà realizzarsi. Le amicizie, i lavori le relazioni, gli incontri sono anch’essi un viaggio. Secondo Tania ci impongono di comprendere, esplorare, imparare e cambiare.

In questa sua visione del viaggio come opportunità continua di apprendimento e cambiamento, Tania è l’incarnazione del life long learner. Nel suo vivere in between tra due lingue e due culture, è consapevole che il prezzo del sentirsi sempre esiliati è compensato dalle mille opportunità di crescita. Tania è sempre pronta a partire, ma partire per lei spesso vuol dire tornare, “lasciare casa per tornare a casa”, in una ciclicità che aggiunge ricchezza e profondità al suo viaggio. Ci parla anche di viaggio come libertà e responsabilità per tutto ciò che si sceglie di includere ed escludere lungo la strada. Certo è che Tania che ci fa venir voglia di fare la valigia, metaforica o no, e partire, conoscere e imparare.

P.

Author: Patrizia D'Antonio

Blogger, writer, teacher, traveller...what more? I love to meet and share with people. In my spare time I like reading, swimmming, cycling, listening and playing music . I was born in Rome but I live in Paris  

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