Edda, Roma
Edda
Ho rivisto Edda a distanza di quindici anni dall’ultimo concerto: allora era voce solista nel coro Going Gospel diretto dal marito Giacomo Dell’Orso. Temevo di trovarla cambiata, invece, i suoi occhi al di sopra della mascherina anti Covid sono sempre gli stessi, il suo fisico asciutto e scattante, merito, lei dice, dell’acquagym.
Lei e il marito mi accolgono nello studio dove sono passati cantanti ed attori per imparare a modulare la voce. Edda canta da quando è nata, ha studiato canto e pianoforte, cantato nei cori di Franco Potenza ed Alessandroni, ma deve al western all’italiana la sua notorietà: nel corso di una prova venne notata la sua voce da soprano e invitata a cantare da solista nelle registrazioni delle colonne sonore dei film western di Sergio Leone. Il marito Giacomo precisa che erano i film appartenenti alla cosiddetta Trilogia del dollaro: “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto e il cattivo”. Nella mia mente risuona un ritornello che l’ha fatta conoscere a me e ai tanti appassionati del genere, provo a canticchiarlo e Giacomo mi ricorda che si tratta del notissimo “Sean Sean” nel film “Giù la testa” del 1971 entrato nella storia della musica da film.
Sua è anche la voce che canta in “Il suonatore Jones”, nello splendido disco di Fabrizio De Andrè “Non al denaro, non all’amore né al cielo”.
Edda si è dedicata per anni con il marito ad una corposa attività concertistica, ha insegnato canto ed è in quella veste che l’ho conosciuta, quando cercava di migliorare le voci del coro che per beneficenza dirigeva il marito: entrambi preparavano cassette con le voci delle varie sezioni: bassi, tenori, soprani e contralto, lei invitava a lezione gratuita i coristi per poi consegnare a tutti le registrazioni dei pezzi da studiare a casa, in macchina, in giro per la città. Era una diva ma non si sentiva tale, camuffata nel gruppo canoro emergeva soltanto quando la sua voce si librava nelle chiese, negli ospedali e nelle case di riposo dove portava il suo contributo con i suoi notissimi acuti e nel pubblico qualcuno si diceva che “Sì, quella voce somiglia proprio a quella dei film: “ricordi? faceva Sean Sean…!”
Non l’ho mai sentita vantarsi delle sue doti canore, né bistrattare nessuno; quando sentiva una sbavatura , si avvicinava agli stonati di turno e con grazia cantava insieme a loro perché la sua voce fungesse da guida.
Le chiedo se ha nostalgia del passato e lei mi dice che non ci pensa mai, adesso suona l’organo nella sua parrocchia .
Edda
Mi sono diplomata in pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, subito dopo ho iniziato a studiare canto con il maestro Brancucci che purtroppo, a distanza di un anno, è morto. Perciò lo studio del canto è durato poco, non ho più trovato un insegnante alla sua altezza. Lui usava un metodo di insegnamento particolare basato sulla cura dell’emissione della voce che, unito alle mie doti naturali, la potenziava al massimo.
Ho lavorato tanto e cantato in più cori, il più noto dei quali era quello del Maestro Alessandroni. A un certo punto della mia carriera mi hanno notato e mi hanno contrattata vari maestri per le colonne sonore , la più importante forse era quella di “C’era una volta il West”, dopo la quale mi volevano tutti. Inoltre ho fatto teatro, recitato poesie per un’associazione di poeti, tra essi c’era un attore, Salvatore Martino, che mi ha proposto di abbinare canto e recitazione, io insegnavo a lui a cantare, da lui apprendevo a recitare.
Ho insegnato la tecnica del canto a moltissimi artisti, tra i tanti ricordo Tosca, Milli Carlucci, Stefania Rotolo, Paolo Ferrari, Barbara D’Urso, Sabrina Ferilli e vari attori e attrici inviatimi dal teatro Sistina per perfezionare la voce.
Adesso mi piace ascoltare la musica ma non ascolto più le nostre incisioni, sono tornata ai film che mi piacevano da piccola: Fred Astaire, Ginger Rogers, Gene Kelly…nessuna nostalgia, faccio la nonna e la bisnonna. Se penso al passato mi sembra di aver fatto le cose in un’altra vita, la mancanza di rimpianto mi è giunta tramite il percorso neocatecumenale intrapreso da un po’ di anni. Ero innamorata del mio lavoro, nell’altra vita…”.
Edda Dell’Orso
R.
Edda e Giacomo dell’Orso ad una festa
R.
Brava Edda!👏👏👏
Carattere forte e volitivo, mai prepotente o saccente. Ci ha dato molto e, come spesso accade, lo abbiamo apprezzato nel tempo! Grazie Edda! Buona vita.