Marisa, Cuneo
Sabato d’agosto, mi siedo a un caffè e mi guardo intorno. Un quintetto di ottoni comincia ad accennare vari standard jazz, ma anche la marcia nuziale di Mendelssohn. Ci sono molte persone in piedi, come in attesa, alcune eleganti, parecchie signore in lungo, uomini in completo anche se siamo d’estate. Anche i bambini sono più “eleganti” del solito. Niente però di formale o pacchiano. Non fa troppo caldo, e via Roma, che è abbastanza ampia ma i cui palazzi sono alti, è in ombra. L’atmosfera è lieta e festosa. Poi, da lontano, si vede arrivare una coppia sui quaranta, lui in scuro, lei in un arioso abito celeste. Avanzano a passo di danza, con loro una ragazzina sui dodici anni che accenna un improvvisato tiptap. Applausi e saluti degli amici, poi la coppia passa davanti ai suonatori, lei quasi volteggiando, e poi entra nel cortile del municipio.
Marisa
…che poesia I racconti di questa ragazza!