Nell’articolo su Bari e Bona Sforza avevo accennato al grande dilemma che affigge baresi e turisti:riguarda un cibo tipico della zona: il panzerotto. Tale cibo è una vera e propria istituzione a Bari, è fatto con la stessa pasta della pizza. All’interno di quello classico c’è un ripieno di mozzarella e pomodoro.A Bari il panzerotto, quello fritto soprattutto, è un vero e proprio culto, alcuni si cimentano sperimentando ripieni differenti, altri lo propongono al forno ma, credetemi, quello fritto è un prodotto da leccarsi i baffi! La cosa imprescindibile per un panzerotto che si rispetti è un ripieno con tanta mozzarella, ciò lo rende filante e anche a …rischio ustioni! Sì, perché se non si sta attenti, il panzerotto, che fuori sembra addentabile e innocuo, una volta sotto i denti sprigiona un calore che fa ustionare i meno prudenti.
Ci sono anche gustosi panzerotti fatti con cipolla, acciughe, olive e pomodoro, chiamato “calzone di cipolla” ma sarà oggetto di un altro articolo dedicato alle squisitezze pugliesi.
Ma torniamo al quesito oggetto di questo articolo: come si mangia un panzerotto?Alcuni propendono per piatto, forchetta e coltello, altri per piatto e tovagliolo, a mio avviso il vero modo per gustare un panzerotto senza dover portare il vestito in lavanderia il giorno dopo è : in piedi, chinati in linea curva verso il basso in modo che gli schizzi vadano a finire per terra.
Anna, barese doc, vive lontano da Bari, perciò, colta da nostalgia del cibo di casa, si è cimentata nella preparazione casalinga dei panzerotti, quando ero da lei li ho assaggiati trovandoli deliziosi, perciò le ho scritto per farmi dare la sua ricetta, eccola:
Anna, Bari-Golfe Juan
[…] Il Panzerotto e la ricetta di Anna […]