Non esiste solo il “mal d’Africa”. Io so per certo che esiste anche il “ mal d’America Latina”.
Il viaggio più importante della mia vita, organizzato con l’aiuto decisivo della mia amica Raffaella, mi ha fatto conoscere una parte del mondo meravigliosa e preziosa che mai avrei pensato di visitare.
Tante tappe, tanti paesaggi, tante culture e… un unico amore. Quello per la natura. E per una che aveva insegnato per una vita scienze naturali e aveva affidato la sua specializzazione alla ricerca fatta nel chiuso di un laboratorio CNR, immergersi in “quella natura” era la realizzazione di un sogno.
Ma non ero consapevole di questo se non nel momento stesso in cui , giorno dopo giorno, vivevo l’esperienza.
Spulciando tra la memoria del mio PC oggi sono venute fuori le foto di quel viaggio. Emozione!
Ho scelto quelle che mi ritraggono nel Parco Nazionale di Iguazù ( Stato del Paranà in Brasile).
Ho faticato a trovare delle immagini perché ricordo, che mentre mio marito andava avanti con la guida osservando i paesaggi che gli venivano illustrati, io….percorrevo i sentieri del parco che mi attiravano, mi soffermavo a guardare crisalidi sospese su rami di fiori indescrivibili, insetti strani, miriadi di farfalle con colori che avevo visto solo su libri di entomologia, così molto spesso lo perdevo di vista e dovevo correre per raggiungerlo e…non perdermi in quel paradiso! Credo davvero di aver visitato il Parco… “in solitaria”.
Ma arrivati alle cascate, per l’ennesima volta dentro di me la domanda “..ma io sono davvero qua?”. E con gli occhi sgranati e con il cuore colmo di gratitudine verso la vita per avermi concesso questo privilegio… fotografavo con gli occhi della mente perché nulla di ciò che stavo vivendo mi sfuggisse col tempo: il vento sul viso, i colori delle goccioline, il sapore dell’umidità, l’odore della terra bagnata misto a quello dei fiori e delle bacche, il senso di inadeguatezza davanti alla potenza e la maestosità dell’intero ambiente, i gridolini di meraviglia e di gioia degli altri visitatori, di fronte ad uno spettacolo della natura così attraente ed imponente.
E da sola assaporavo sorridendo la mia commozione profonda al cospetto del Creato.
La foto ferma un attimo. L’esperienza ti viaggia dentro!
Maretta
È vero! L’esperienza ti viaggia dentro!