Parigi
Scostante ed algida come una regina, respinge gli indegni ma accoglie alla sua corte persone prescelte dal bello, dall’arte, dalla musica e dal talento. Le attira a sé e con loro tesse discorsi intorno ad un tavolo rosso su cui è posata una teiera. Dentro, infusi cercati per lei nelle strade del mondo.
La sua cucina si veste delle chiacchiere leggere su concetti profondi e del rosso dei tramonti dietro la casa di Boris Vian .
Se ti sceglie , diventi parte della sua vita, ti apre il suo divano, ti porge la sua tessera dello Studio 28, non è mai acquiescente con te ma ti comprende.
Mi ha accettato come eredità da un suo amico di gioventù che le ha chiesto di occuparsi dei miei primi passi a Parigi e dalla nostra prima passeggiata al Louvre non mi ha più abbandonato.
Trasferitasi a Parigi da Cagliari poco più che ventenne, ha svolto svariati lavori collegati sempre al mondo dello spettacolo: è stata attrice, segretaria di scena, costumista e regista. La sua casa nel cuore di Montmartre è stata e continua ad essere il centro di un mondo di persone stravaganti e creative. Ogni volta che si passa da rue Lepic c’è sempre ad attenderti una chiacchiera intelligente e sul tavolo il bollettino degli spettacoli dove scegliere il film della settimana, un’esposizione, un evento culturale. Nemica giurata della televisione, fa un’eccezione durante il torneo Roland Garros, allora riesuma dalla cantina un vecchio televisore in bianco e nero e si reclude in casa per non perdere un incontro.
Ha un’agenda dove segna le visite dei suoi invitati, c’è il pienone nella sua casa ma io sono sempre stata ospitata da lei ogni volta che sono andata a Parigi. Aveva un divano scomodissimo, per fortuna un’amica l’ha convinta a sostituirlo…
R.
[…] Anna […]