Quarto giorno della nuova quarantena per tutta la città di Santiago. Zona Las Condes tutto ok , quasi nessuno a spasso e pochissime macchine.. Non sembra davvero la capitale del Cile , una metropoli , con più di 6 milioni di abitanti e un traffico nevrotico che é aumentato progressivamente negli ultimi anni.
Ma questa quarantena non è uguale in tutte le zone capitoline . Infatti da ieri è ricominciata una grande effervescenza popolare motivata, questa volta, a differenza della rivolta sociale dell’ottobre scorso, non dalle rivendicazioni logiche di una società rimasta nel passato con grosse ingiustizie sociali, ma “ dalla fame” . Infatti le cose sono strettamente legate: noi a casa tranquillamente con gli stipendi e le pensioni depositate sui conti correnti ma chi si guadagna la vita giornalmente per strada inizia ormai a sentire i problemi di questa maledetta pandemia.
Il cibo non manca… alla gente mancano i soldi per comprarlo
“ Tenemos hambre” è stato detto ieri in diverse zone popolari di Santiago. Prima la rivolta sociale era per la salute , educazione , pensioni… adesso per il cibo
Tutta Santiago in quarantena , quelli che lavorano e vivono alla giornata ancora più poveri non potendo uscire a provvedere al fabbisogno familiare …
Crisi grave e si moltiplicano le morti e quadruplicano i contagi
Col freddo ancor peggio immagino io … tutto si complicherà
Oggi … in più … neppure il cielo è più blu.
Ana Maria detta Pic