Sì, è vero, mi sono lamentata un po’ per le file viste dal mio balcone di persone in attesa di comprare un bagnoschiuma o un etto di prosciutto, del negozio di gelati aperto fino a mezzanotte ( ma quanti gelati si possono mangiare ad aprile?), di finti joggers e cani stremati dalle plurime passeggiate proposte da tutti i membri della famiglia, ma poi, ecco, oggi mi sono svegliata e dalla mia finestra ho visto un gabbiano.
E poi, davanti al bidone dell’immondizia, la sfida della natura : in mezzo al cemento, dei funghi, piccoli, non commestibili, ma inaspettati…
E allora farò tesoro delle piccole cose che ogni giorno mi cercano, come piccoli souvenir di un viaggio che ti attirano dalla bancarella di un mercato. E’ un viaggio non voluto, ma quando si è in cammino, se si alza lo sguardo sui tetti o si guarda per terra a volte si può scoprire un tesoro.
Judith Gueyfier
A proposito di tesori, girovagando sul web ho trovato la pagine di una disegnatrice francese, Judith Gueyfier che, a partire da 30 immagini da lei proposte, invita a comporre ognuno la propria storia. Aggiungo qui la sua pagina, così chi volesse può cimentarsi nel raccontarsi per immagini.
https://slpjplus.fr/salon/jeu/comme-une-promenade-avec-judith-gueyfier/?fbclid=IwAR0vJK12Cu-7yXqlEaorU3cTVHA7K9Y74TWBPDK0FhoPURUTHh-xwA0jlII
La mia è questa, intitolata, (e come no?) Viaggi.
Una stella marina, una piuma, una carovana nel deserto, una donna sul dorso di un mulo, un pesce e una raccolta di oggetti, i souvenir di cui parlavo prima.
Raffaella
