“Necessità fa virtù”, bene, da quando è cominciata la quarantena sono estremamente virtuosa: cucino due volte al giorno stando bene attenta a cambiare sempre alimenti e a bilanciare proteine, vitamine, carboidrati e quant’altro, pulisco ogni recondito anfratto della casa che non è mai stata così linda, il cesto della biancheria sporca è sempre vuoto, faccio ginnastica tutti i giorni…ops, facevo ginnastica tutti i giorni perché, dopo la prima settimana di pilates, fedenkrais, marcia nordica sul posto, la ginnastica online mi è venuta a noia, perciò, ligia al dovere, intenzionata a camminare per rispettare le indicazioni dell’OMS di fare almeno 10.000 passi al giorno,non ho approfittato della spesa o dei giri in farmacia per girare più volte intorno al palazzo ma ho fatto su e giù per le scale del mio palazzo e, visto che abito all’ultimo piano, mi sono avventurata fino al terrazzo. Il terrazzo, questo sconosciuto… sono salita su in 25 anni soltanto una volta per accompagnare il tecnico delle antenne perché il mio televisore non funzionava. Era il mese di agosto e la mia visita è stata molto sbrigativa per via della canicola. Ma ora, eccomi qui, sola, in uno spazio alieno. Dapprima sono entrata timidamente, mi sono affacciata alla balaustra, felice di dominare dall’alto tutto il quartiere, poi, visto che ero l’unica a girare sui tetti, ho cominciato a passeggiare su e giù, dapprima in tondo, come un carcerato, poi in lungo e in largo… I lavatoi! dietro una porticina sono apparsi intatti, di color grigio e perfettamente funzionanti.
Sono entrata e mi sono lavata le mani e il viso, felice di vedere scorrere l’acqua. Ma perché non aver mai approfittato di questo posto per fare delle riunioni condominiali in primavera? Perché non lavare coperte e sbattere materassi e zerbini tutti insieme? Perché non far salire i bimbi del palazzo coi loro monopattini? Adesso adoro salire tutti i giorni con il mio materassino da yoga e stendermi su, al riparo da tutto, solo i gabbiani mi volano sulla testa, nessun rumore arriva da giù, sono poche ormai le automobili che sfidano il divieto di allontanarsi da casa se non per lavoro. Il cielo in alto è azzurro e mi sento tanto virtuosa, questa volta senza necessità, la virtù quassù è gratis, con il godimento dell’aria tersa, tutta per me.
Raffaella